1. Anna la segretaria


    Data: 16/08/2018, Categorie: Etero Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... come una fontana del Bernini.
    
    Lo sciacquettio di quell'amplesso era la colonna sonora di ciò che stavo vivendo
    
    Continuò per circa dieci minuti, alternando il ritmo, esplorando con le sue mani ogni centimetro della mia pelle
    
    Incoscientemente arrivai a sperare, in preda al piacere, che mi venisse dentro, che i nostri umori si unissero e che mi mettesse incinta
    
    In un attimo di lucidità, in cuor mio, sapevo che quella serata non avrebbe avuto seguito e perciò, avrei voluto un figlio come ricordo di lui.
    
    Mi resi conto che stavo delirando dal piacere quando, all'improvviso si fermò
    
    Si allontanò di un paio di passi, restando ad osservarmi senza parlare
    
    Mi chiese di masturbarmi, con la stessa autorità con cui mi chiedeva di svolgere i compiti d'ufficio.
    
    Come un automa obbedii
    
    Presi la mia mano, la avvicinai alla mia fighetta fradicia e la immersi, continuandomi a masturbarmi per alcuni minuti, ad occhi chiusi, distesa sulla scrivania, mentre lui continuava a guardarmi.
    
    Mentre mi masturbavo ormai senza inibizione, mi eccitavo ancor di più sentendo i suoi sguardi su di me, e continuavo a grondare umori, arrivando perfino a bagnare il pavimento.
    
    Non so quanto passò, mi fermò e mi fece mettere in piedi, con la pancia rivolta verso il tavolo,e mi fece abbassare la schiena verso esso.
    
    La sua mano scorreva sulla mia schiena nuda
    
    Talvolta rivolgeva le proprie attenzioni ai miei seni schiacciati verso il tavolo
    
    Inesorabilmente scorreva verso il fondo ...
    ... schiena, proseguendo nel suo intento finale e facilmente intuibile.
    
    Seguendo la linea della spina dorsale, il dito si insinuò nuovamente tra le natiche
    
    Le allargo sempre di più, stimolando l'ano, e non solo dall'esterno, si insinuò delicatamente anche all'interno.
    
    Mi accorsi che si bagnava le dita nella mia fighetta inumidendo così l'ano, facendone scorrere meglio il dito al suo interno.
    
    Sentii che lo spalmava con qualcosa di liquido, forse un lubrificante o della vaselina.
    
    Ormai ero consapevole del mio destino, di cosa volesse fare, di ciò che voleva e del fatto che non glielo avrei negato
    
    Ero volontariamente inerme, chiusi gli occhi abbandonandomi al suo volere
    
    Temevo solo di sentire male, troppo male
    
    “non mi faccia male dottore la prego” riuscii appena a sussurrare con tono belante e supplichevole
    
    Avevo sentito da amiche che la prima volta è molto doloroso ma, non fu così.
    
    Sentii la sua cappella puntare l'ingresso del mio culetto
    
    Chiusi gli occhi e strinsi i pugni, aspettando il dolore invece...lo sentii entrare, lentamente, dolcemente, lasciandomi il tempo di abituarmi a quell'intruso
    
    Il suo grosso pene, ormai familiare a me, stava abbattendo anche quell'ultima mia barriera.
    
    Sentii la sua cappella allargarmi il primo anello, fermarsi e poi pian piano riprendere il suo percorso
    
    Per un attimo sentii una sensazione di dolore-piacere
    
    Sentii anche le sue dita insinuarsi nella vagina
    
    Le dita erano separate da una piccola striscia ...
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