1. Anna la segretaria


    Data: 16/08/2018, Categorie: Etero Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... più proibiti.
    
    Afferrò le mie gambe con le sue fredde mani sollevandole fino ad appoggiarle sul tavolo, incurante dei preziosi documenti che si trovavano su di esso, mentre con la bocca continuava a leccale con avidità la mia intimità.
    
    Mi afferrò le scarpe, togliendole adagio
    
    Baciò i miei piedi baciando e leccando ogni singolo dito poi, ancora con le mani, strinse forte i miei fianchi e, preso l'elastico dei collant, finalmente mi liberò da essi, lasciandomi con le sole mutandine di pizzo nero.
    
    Lo vidi indugiare davanti al mio sesso, quasi in contemplazione poi, afferrò di lato le mutandine ricamate e lentamente, molto lentamente, godendosi lo spettacolo, mi liberò anche di esse.
    
    Si limitò però a togliermele sono da una gamba, restarono impigliate all'altra, del resto gli uomini d'affari fanno così, si limitano allo stretto necessario .
    
    Mentre delicatamente me le sfilava, io pensavo alla situazione in cui mi trovavo
    
    Non provavo vergogna, non provavo pudore, mi parve naturale tutto ciò, ed assaporavo quelle sensazioni fantastiche, quei brividi che tutto ciò mi procurava.
    
    Ora ero lì, nuda dal bacino in giù, a cosce aperte davanti al mio capo, a mostrargli senza alcuna inibizione la parte più intima del mio corpo.
    
    L'idea di quello che stava accadendo si impadronì per un attimo di me, mi impauriva molto, anche perché sono sempre stata una ragazza riservata ma, nello stesso tempo, tutto ciò incrementava il mio stato di eccitazione e, pur potendo, non ...
    ... facevo nulla per fermarlo.
    
    Forse anche lui avrebbe voluto ciò ma, non lo feci, non ne ebbi la volontà non la forza, ero consapevole ed al tempo stesso complice di quanto stava accadendo.
    
    Continuava a non dire una parola, potevo sentire solo i forti sospiri, i sospiri di un uomo maturo che aveva davanti la sua giovane segretaria senza mutandine.
    
    Guardava compiaciuto la mia fighetta, completamente depilata, come la tenevo io per comodità.
    
    Si avvicinò di nuovo e stavolta per davvero poté succhiarne il gusto, fino in fondo, spingendo la sua lingua fino al clitoride, senza alcuna barriera dei collant, incurante dei miei fremiti.
    
    Per come mi leccava sembrava stesse leccando il contorno di una scodella, faceva dei movimenti veloci e circolari, non trascurava nessuna parte di essa, faceva dei rumori come a volerla assaporare, annusare, coglierne il gusto originario.
    
    Allora mi venne naturale, presa sai fremiti dell'orgasmo, avvicinare la mia mano alla sua testa, accarezzarlo
    
    Tradendo ogni mia aspettativa, me la tolse con un gesto violento e brutale, come a dire che non ero io a condurre quel gioco ma, solo ad obbedire ad ogni sua richiesta.
    
    Capii allora che non sarei stata la sua donna, solo una delle tante, una che non avrebbe potuto far altro che dire di si al suo padrone, ma tutto questo mi eccitava terribilmente.
    
    Scoprii in quel momento una parte nuova di me, il piacere di essere dominata !
    
    Lasciai così da parte tutte le fantasie di dolcezze e smancerie, ...
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