1. La moglie schiava - cap. 5


    Data: 25/11/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti

    ... proprio con parole finissime.
    
    Mi ritrovai ben presto come lui voleva, era peggio che essere nuda tanta era l'umiliazione di sentirsi come una puttana.
    
    Iniziò a scrivere sulla lavagna 'prendi un cazzo di gomma e siediti sul divano'.
    
    Con fare felino presi il giochino dalla scatola e mi sedetti a gambe aperte sul divano.
    
    Cominciai a baciarlo sulla punta, poi a leccarlo fino a mettermelo tutto in bocca. Mi sentivo strana nel fare un 'pompino' ad un fallo per quanto realistico, ma quando lo portai sulla passera, dopo averci giocato col seno, mi scoprì bagnata, mi ero eccitata senza quasi rendermene conto.
    
    Lo feci entrare dopo averlo fatto ben inumidire contro l'apertura della fica che ormai era un laghetto. Lo senti dentro e subito mi misi a gemere di piacere, con la coda dell'occhio vidi Alfredo che si toccava la patta dei pantaloni, anche lui chiaramente su di giri.
    
    Mi masturbai a lungo, in fondo lui non scriveva niente, fino a girarmi col culo per aria e continuare in quella posizione.
    
    Poco dopo mi accorsi che voleva la mia attenzione e lessi lavagna 'mettitelo nel culo troia'. Facendo la tonta ne presi un altro dalla scatola, lo bagnai per bene coprendolo di saliva e me lo ficcai decisa nel buchino.
    
    Vedendomi così mio marito prese a segarsi di gran gusto, e se per me non era facile muovere due dildi, per lui era certamente più semplice far scorrere una mano.
    
    Mi resi conto che non badavo più a lui, pensavo solo a masturbarmi culo e fica e a trarne ...
    ... piacere. Non mi sentivo più sporca, ma solo vogliosa, sapevo che prima o poi mi avrebbe preso e non certo con le bune maniera, ma in quei momenti il mio piacere era al centro della mia mente, e del resto non m'importava nulla.
    
    L'occhio mi cadde poi dentro la scatola dove c'era un dildo doppio, non ci pensai neanche un secondo e lo presi girandomi verso di lui. Leccai entrambi i membri con cure cercando d'essere il più porca possibile, non solo tiravo fuori la lingua quasi fino a staccarmela, ma era l'espressione del mio viso che mostrava quanto stessi godendo.
    
    Inizia a giocare con un rivolo di saliva che avevo posato sulla punta di un fallo, con la bocca lo succhiavo piano, per poi farlo allungare di nuovo sotto il suo sguardo sempre più arrapato.
    
    Mi misi quindi seduta sul bordo del divano con le gambe aperte al massimo e feci scivolare tutte e due i membri di gomma nei miei buchi.
    
    Non mi accorsi quasi che ero venuta, di certo lui non voleva, ma ormai era troppo tardi, così urlai il mio orgasmo senza cercare in alcun modo di mascherarlo.
    
    Lui mi venne davanti, e dopo pochi colpi di mano, mi sborrò in faccia,
    
    dicendomi in continuazione quanto fossi troia. E da troia glielo presi in bocca fino a farglielo tornare duro, lo volevo dentro, non importava dove, ma volevo che mi scopasse in qualunque modo anche il più violento.
    
    Alfredo mi capì al volo, così mi tolse il doppio cazzo e mi mise a pecora, mettendo il suo membro vicino alla mia fica.
    
    “Allora puttana ...