La moglie schiava - cap. 5
Data: 25/11/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: Miss Serena, Fonte: EroticiRacconti
Erano un po' di giorni che Alfredo era insolitamente tranquillo, e ormai avevo capito che quello stato preludeva a qualcosa di nuovo e sempre più perverso.
La sera prima aveva portata in casa una lavagna da ufficio, di quelle su cui si scrive con un pennarello e si cancella con una spugnetta. Non osai chiedergli il motivo di quell'acquisto, ma non facevo altro che pensare a come l'avrebbe usata, perchè era certo che prima o poi avrebbe fatto capolino nella nostra nuova vita sessuale.
Il giorno dopo era tornato in anticipo senza avvisarmi, ma trovandomi seminuda come al solito, non aveva trovando modo di punirmi, e si ritirò nel suo studio fino a che la cena non fu pronta. Mangiò di fretta mentre io lo guardavo inginocchiata al suo fianco, poi non mi diede tempo di pulire, ma m'impartì un ordine col suo tono secco e deciso.
“Vai in camera e vestiti come la troia che sei, ai piatti penserai dopo. Quando sei pronta raggiungimi in salotto e vedi di non farmi aspettare troppo.”
“Si Padrone, vado subito.”
Corsi in camera ed aprì l'armadio, di certo non mi mancava la scelta su cosa indossare. Oramai i bei vestiti avevano fatto posto a minigonne inguinali e top cortissimi. Scelsi un microperizoma nero, un reggiseno push-up e autoreggenti a rete larga dello stesso colore, poi una mini di pelle rossa ed una maglia in rete bianca. Mi truccai in maniera volgare come sapevo sarebbe piaciuto a lui, finendo l'opera con un rossetto rosso fuoco dato in abbondanza. Per dare il ...
... tocco in più misi anche degli stivali alti fino al ginocchio con tre dita di zeppe, di colore rosso e mi misi davanti allo specchio.
Sembravo davvero una gran puttana, di quelle dei viali che chiedono trenta euro a prestazione, ma il fatto non mi dava fastidio anzi mi eccitava oltremodo.
Così conciata andai in sala dove Alfredo mi aspettava impaziente, sculettando in maniera esagerata.
“Però sembri più troia di quello che sei, e di certo sei una gran puttana.”
“Sono come mi vuole il mio Padrone” gli risposi in maniera ruffiana.
“Allora ti spiego subito cosa dovrai fare, come vedi c'è una telecamera e la lavagna, in quella scatola vicino al divano ho messo un po' di giochini che ti piacciono tanto. Devi prima spogliarti, puoi tenere addosso solo perizoma, calze e stivali, poi ti metterai sul divano e ti masturberai con quello che scriverò sulla lavagna mettendoti come ti dirò io. Spero d'esser stato chiaro, se hai domande falle subito.”
“No, ho capito tutto, solo ti vorrei chiedere un po' di musica, giusto per avere un tempo da seguire mentre mi spoglio, io uno strip non l'ho mai fatto.”
“In fondo hai quasi ragione, scegli tu la musica che vuoi, e dopo inizia lo spettacolo.”
Non ci misi molto a trovare un Cd di musica adatta allo scopo, e lo misi senza ulteriori indugi. Mentre mi spogliavo mi sentivo ridicola, io che facevo uno strip a suon di musica !
Però lui sembrava apprezzare, guardava il monitor della cinepresa e quasi mi sosteneva anche se non ...