Faccio la troia in piscina con l'amico maturo
Data: 24/11/2023,
Categorie:
Trans
Autore: Zanty, Fonte: EroticiRacconti
... rispose Ale, con la voce carica di eccitazione.
Io non feci tempo a rispondere, Alessandro si abbassò gli slip estraendo il suo membro e andando a sbatterlo più volte sulla mia faccia.
Finalmente potevo gustarmi e osservare meglio quel cazzone che avevo tanto sognato e desiderato. Dal vivo era ancora meglio che nella mia fantasia: lungo almeno quanto il mio viso e talmente largo che faticavo a stringere la mia mano tutta attorno, le sue grosse vene sembravano voler scoppiare e la cappella, lucida e grossa, era già umida e pronta ad essere presa in bocca.
Sentivo la mia mente che pian piano mi lasciava, mentre la parte puttana di me aveva ormai completamente preso le redini. Afferrai quel cazzone con due mani e, dopo essermelo sbattuto ripetutamente sulla lingua, leccati avidamente la cappella e l’asta più e più volte da cima a fondo. Dopo averlo inumidito tutto, cominciai ad infilarmelo in bocca e a succhiarlo lentamente: avevo già spompinato diversi cazzi finti, ma la sensazione non era nulla se confrontata con quella di quel meraviglioso uccello.
Solo perdere in bocca tutta la cappella fu difficoltoso da tanto era larga.
“Aaaaaah cazzo si! Succhia più a fondo baldracca! Lo so che lo vuoi”
In quel momento Ale mi afferrò per i miei lunghi capelli neri forzando la mia testolina sul suo mostruoso uccello e costringendomi a prenderlo in gola. Sentivo la mia laringe che si dilatava e mi faceva male sotto la sua spinta: non avevo mai preso nulla di dimensioni ...
... simili.
Avevo i conati di vomito e gli spasmi, ma volevo prenderlo tutto. Sotto le spinte di quel maschio scesi lentamente lungo l’asta trattenendo i conati, finche le mie labbra non toccarono le sue palle.
“Ooooooh merda!L’hai devvero preso tutto! Che puttana succhiacazzi!”
Mi tenne stretto e fermo in quella posizione finché, esausto e in preda ad altri spasmi, non picchiettai le sue gambe per fargli capire che avevo bisogno di aria. In tutta risposta, allentò la morsa, premettendo di liberare la bocca e respirare, solo per poi mollarmi una sberla dritta in faccia, che mi fece cadere all’indietro.
“Troia! Neanche capace di trattenere il fiato come si deve! Vieni qua che adesso te la sfondo quella gola di merda”
“A-Ale ascolta, io…” per quanto eccitato avevo paura di fin dove si sarebbe spinto
“Stai zitta e fai quello che ti dico, che so che ti piace stronza”
Mi prese nuovamente entrando di forza nella mia gola. Questa volta anziché rimanere fermo cominciò a muovere il bacino avanti e indietro, usando la mia faccia come un mero buco per il piacere. Più andava avanti e più si muoveva velocemente, le sue palle grosse e gonfie sbattevano contro il mio mento ed il mio collo ed io mi sbrodolavo completamente di saliva.
Con quel toro incredibile che mi violava la faccia, sentivo il mio cazzetto che stava scoppiando sotto le mutandine, fremendo e rilasciando liquidi. Lo tirai fuori stringendolo in mano e cominciai a segarlo. L’eccitazione era talmente forte che, ...