1. Un gioco al villaggio vacanze


    Data: 21/11/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Comici Gay / Bisex Autore: maschioXmaschi, Fonte: xHamster

    ... che gli rammentava potesse trattarsi d'una mossa contraria al regolamento, si tolse e riprese il cazzo nella bocca, ma prima gli sussurrò: "Dai, che se mi 'vieni' ora, dopo ti faccio entrare pure lì dietro!". Lo stratagemma funzionò, perché, dopo altri cinque o sei colpi di lingua, mentre con la destra gli massaggiava le palle, il numero sette finalmente 'venne': a malincuore, Massimo scostò il capo per far vedere il trofeo e tutti poterono ammirare quegli schizzi densi, caldi e bianchi inondare il torace del ragazzo, sgorgare da quel corpo come un nettare divino e perfino oltrepassare il lettino prendisole! Massimo indugiò solo un attimo, fece quasi per leccarne un po', ma poi passò ad un altro lettino, quello numero dodici.
    
    Questa volta, cambiò tattica: incominciò con un bacio a cavatappi e contemporaneo massaggio del ventre del maschio sdraiato, facendogli sentire il contatto caldo del suo corpo, per poi passare a leccargli i capezzoli già duri, la linea dei pettorali scolpiti, i muscoli dell'addome che sembravano il dorso d'una tartaruga, evitando il cazzo - che già, però, s'era indurito come una lancia -, per continuare leccandogli l'interno della coscia, fino al piede, così mostrandogli il suo culetto inguainato dal costume e strofinando il proprio cazzo, anch'esso ben teso, contro quello del numero dodici. S'aiutò anche col malandrino dito medio della mano destra, che cercava – e trovava ben disponibile, sprofondandoci per tutta la lunghezza –, il buco del culo del ...
    ... numero dodici, tant'è che questi 'venne' quasi subito. Scostò il nuovamente il capo e la giuria constatò stesse avvenendo una sborrata senza schizzo, con la sborra che fuoriusciva però copiosa e ricadeva da ogni lato sull'asta.
    
    Massimo non perse tempo e si fiondò sui fianchi del numero quindici: un biondino con una leggera peluria sul torace ampio e ben proporzionato, le braccia forti come querce, le cosce guizzanti come anguille ed un pacco sotto il perizoma che dire inequivocabile era poco.
    
    Strappò via il perizoma e passò subito a leccare le palle gonfie, mentre il cazzo s'induriva visibilmente mano a mano che se lo metteva in bocca (davvero capiente ed abile, nulla da eccepire!); prima una palla, poi l'altra, pregustando il momento in cui il loro contenuto gli si sarebbe riversato in bocca. Con le mani avide ne carezzava il petto, le braccia, le natiche; l'indice della mano destra gli penetrava in bocca, quello della sinistra percorreva il solco del culo, soffermandosi appena fuori del buco, per finire sotto quella, delle due palle, che momentaneamente non fosse in bocca: il numero dodici era tesissimo e si vedeva lontano un miglio che gli piaceva da matti.
    
    Massimo capì che adesso poteva prendere tra le labbra quel glande turgido e così fece: scomparve dentro la sua bocca e lui cominciò ad affondarselo tra le fauci, fino a quando si videro almeno venti centimetri ingoiati e la sua gola rigonfia nel tentativo di tenerlo tutto. Poi cominciò a pompare, prima piano, ...
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