Il direttore di banca - parte 4
Data: 18/11/2023,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: foxtied, Fonte: Annunci69
... duro seduto sul divano a guardarmi. Andiamo avanti in questo modo per diversi minuti, finché si alza per venire verso di me, ma unicamente per sfilarmi le pantofole dai piedi e poi tornare a sedersi.
“Prova a muoverti, dai… mi eccita guardarti mentre ci provi…” Lo assecondo, anche se è veramente difficile qualsiasi movimento, considerando che il cappio attorno al collo si stringe e mi toglie il fiato. Inizia a masturbarsi, dapprima lentamente, poi sempre più freneticamente, dando a intendere di voler venire subito per poi avere il tempo di organizzare qualche altra posizione con meno infoiatura iniziale. E infatti non mi sbaglio, ha il cazzo durissimo quando si alza e viene verso di me… si abbassa a toccarmi i piedi legati, li accarezza sotto le piante mentre si smanetta, poi passa dietro di me e lo infila tra le mie mani: “Dai, smanettalo un po’… se ti vengo tra le mani non è un problema, sono troppo eccitato e non sono lucido, devo stemperare la situazione o non me la godrei a fondo. Forza, prendilo in mano…” Lo assecondo, muovendo le mani per quanto posso per masturbarlo: è veramente duro e umido sul glande, mi impiastriccia le dita, ma continuo a fare quello che mi ha chiesto.
Pensavo resistesse meno, per come era eccitato, invece i minuti passano e lo sento respirare velocemente dietro di me, ma senza venirmi ancora tra le mani… “Continua, non fermarti… tocca anche le palle…” Lo faccio e sento anche la sacca scrotale gonfia di eccitazione: faccio fatica a ...
... muovermi troppo, per come sono legato ogni movimento mi serra la corda intorno al collo, ma per tutta risposta ottengo queste parole: “Fai quello che ti dico o ti lego il collo ancora più stretto a mani e piedi: smanettami cazzo e palle come si deve”. Mi sembra involgarito rispetto al precedente incontro, quasi non riconosco la persona decisa ma comunque con modi tranquilli dell’ultima volta.
Faccio quanto posso, finché mi rendo conto che sta per venire… il pene si irrigidisce ancora di più, poi lo sento pulsare e riempirmi le mani e le dita di sperma, mentre si lascia andare a sospiri profondi e quasi animaleschi di piacere. Sono istanti lunghi, con una quantità di sperma che mi schizza anche fino alle braccia, poi finalmente si rilassa e, dopo averlo sfilato dalle mani, mi lascia allentare la posizione costrittiva che mi stringe il collo.
“Sei stato ubbidiente, bravo. Ho sborrato alla grande e ne avevo bisogno, non potevo aspettare oltre, visto che la scorsa settimana ho dovuto interrompere sul più bello. Ti lascio legato così, mi vado a rinfrescare, poi continuiamo”. E non avevo dubbi in merito.
Sale al piano di sopra e ne torna dopo una ventina di minuti, durante i quali è il bavaglio a darmi fastidio: è molto stretto, ma non credo abbia ancora intenzione di liberarmene. Ora è completamente nudo davanti a me, non si fa alcuna remora di esserlo: mi slega dalla sedia, ma senza liberarmi mani e piedi, mi fa sdraiare sul tappeto e inizia ad incaprettarmi, collegando le ...