1. L'amico del mio compagno


    Data: 18/11/2023, Categorie: Tradimenti Autore: Raf90, Fonte: EroticiRacconti

    ... espressione rapita ed estasiata, ed io, senza vergogna, mi distesi su di lui, seduto sul divano, e cominciai a baciarlo tenendogli il capo tra le mani. Intanto strusciavo la mia fica sul suo cazzo con un movimento lento ed eccitante.
    
    Il cd intanto era finito, così si sentivano solo i rumori del nostro pomiciare, oltre ai nostri gemiti, sordi e prolungati. Gli tolsi camicia e maglietta, poi mi sollevai e gli calai i calzoni, gli sfilai i boxer, lasciandolo completamente nudo. E' un uomo più grande di me di alcuni anni, decisamente grasso, molto villoso ed ha un bel cazzo duro e di ragguardevoli dimensioni. Cominciai a baciare e leccare il suo corpo, dal collo al torace, gli mordicchiavo i capezzoli, poi scesi sull’addome leccandolo tutto, mentre con la mano andavo su e giù sul suo cazzo, tirandogli una sega. Era una mazza nodulosa, durissima, con la cappella turgida che mi faceva venire una voglia matta di ciucciare.
    
    Dandomi della troia, disse di volermi leccare la fica, mi mise a sedere sul divano, poi si inginocchiò, mi allargò le cosce e cominciò a leccarmi deliziosamente. Sentivo la sua lingua impazzita che mi titillava il clitoride duro, le grandi labbra, il suo dito a stantuffarmi la patata bagnatissima di saliva e di umori vaginali. Era molto bravo, mi stava facendo impazzire con la sua bocca calda, al punto che mi fece venire in maniera veloce. Mugolando, raggiunsi infatti un grande ed intensissimo orgasmo che mi fece letteralmente rabbrividire.
    
    Ora ...
    ... toccava a me prenderlo in bocca, ero impaziente di succhiare il suo cazzo; si accomodò sul divano a gambe oscenamente larghe e, mentre lui si toccava il pene, mi inginocchiai tra le sue gambe e, impugnato il cazzo all’altezza dei coglioni, presi a fargli un pompino umido, profondo e sensualissimo.
    
    Guardandolo negli occhi, gli leccavo i coglioni, l’asta e la cappella, poi presi ad andare su e giù con la bocca sul cazzo a ritmo costante, scappellandolo con le labbra. Intanto lui mi accarezzava la testa, spostando i miei capelli lunghi per potermi vedere all’opera. Di tanto in tanto, mi fermavo e titillavo la cappella con la lingua, una cappella dura e viola, gonfia e vibrante. Gli solleticavo il frenulo sempre guardandolo negli occhi. Poi di nuovo a pompare quel cazzo duro e grosso.
    
    “Ti piace il mio cazzo in bocca?”, mi chiese.
    
    Risposi: “si, da morire, è buonissimo” e ripresi il pompino.
    
    Sempre più eccitata dalla porcata in cui ero protagonista, di minuto in minuto mi eccitavo sempre più succhiando il suo cazzo con crescente voglia. Lo volevo in fica, tutto ficcato in corpo e glielo dissi.
    
    Prendendo l’iniziativa, mi alzai, mi sedetti su di lui e lasciai scivolare il cazzo nella mia fica in un bello smorza candela. Mi afferrò le chiappe e prese a scoparmi con lena e desiderio, facendolo arrivare all’utero. Mentre mi “impastava” il culo, con le mani nei capelli, stravolta dal piacere e dal godimento, presi a saltellare sul suo uccello pompando da grande porca, presi a ...