Ragazzo a ore: parte prima.
Data: 15/11/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Gay / Bisex
Autore: fenice1967, Fonte: xHamster
... riversò in gola una enorme quantità del suo sperma caldo.
Dopo aver mandato giù tutto quel po' po' di sborra, passai a ripulire il suo cazzo con la lingua; lo sentivo mugolare soddisfatto e la cosa mi rendeva orgoglioso di me stesso e delle mie capacità.
Infine fu il turno del padrone di casa, che mi rese estremamente felice, coprendo la mia faccia con il suo seme caldo e cremoso.
Ero soddisfatto, sazio di sperma e raggiante per aver fatto godere entrambi, ma sopratutto per essere riuscito a misurarmi con successo con un "professionista" del sesso a pagamento come Claudio.
Ci sistemammo comodi tutti e tre sul lettone e incominciammo a parlare del più e del meno e a scambiarci opinioni sulla serata, poi, dopo un po', notai che Giulio non riusciva più a tenere gli occhi aperti dalla stanchezza.
"Ragazzi", disse, "Io non riesco a stare sveglio ancora oltre, quindi vi saluto. Continuate pure a chiacchierare senza problemi".
Poi si rivolse a me e disse: "Senti, ti dispiace se stanotte dormo nel tuo letto? Così voi due potete fare quello che vi pare...".
"Certo, vai pure", gli risposi.
Giulio si chiuse nella mia camera e dopo qualche minuto lo sentimmo russare sonoramente. Era veramente esausto.
Io continuai a parlare a lungo con Claudio, chiedendogli ancora più dettagli del suo lavoro.
"Secondo me, tu hai la stoffa per fare questo lavoro", mi disse lui. "Perché non vieni domani a casa mia, così ne parliamo meglio".
La mattina dopo, al mio ...
... risveglio, trovai lettone vuoto e in casa non c'era più nessuno. Giulio si era alzato presto per andare a lavorare e Claudio, presumibilmente, era andato via già da un po'.
Feci per guardare l'ora sul display della radiosveglia, e vidi sul comodino a fianco a me, un bigliettino di carta con su scritto l'indirizzo e il numero di telefono di Claudio.
"Magari oggi pomeriggio faccio un salto da lui", pensai tra me, con l'intenzione di saperne ancora di più su come lui gestiva la sua singolare professione. Dopo pranzo telefonai al numero che lui mi aveva lasciato; mi rispose e mi misi d'accordo sull'orario della visita.
L'autobus mi lasciò praticamente sotto casa sua; abitava in Via Principe di Savoia, un luogo dove gli affitti erano carissimi e dove risiedevano i così detti "pezzi grossi" della politica, dell'imprenditoria e della ricca borghesia cittadina.
Entrai e chiesi al portiere del palazzo il permesso di poter accedere all'appartamento di Claudio. Dopo una breve telefonata tra i due ebbi li permesso di poter salire fino al suo piano.
II - Lezione di vita.
Lui mi aprì in vestaglia da camera. "Prego, accomodati qui e spogliati; io arrivo subito", disse, facendomi entrare nella sua bellissima camera da letto.
Pensai di aver capito subito dove voleva arrivare: la sera di ieri, evidentemente, non gli era bastata e voleva sollazzarsi con il mio corpo anche oggi e da solo. Dopo qualche minuto arrivò anche lui, si tolse la vestaglia e rimase completamente nudo di ...