Animali fantastici 3 - il geometra
Data: 15/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Seligman, Fonte: Annunci69
... volevo fare brutta figura né con lui né con mio padre.
Rientrato a casa, e approfittando del fatto che i miei erano al lavoro, andai nella mia cameretta, mi spogliai completamente e iniziai subito a masturbarmi fantasticando sul geometra, immaginandomi in ginocchio davanti al suo corpo maschio e peloso a succhiargli il cazzo.
L’eccitazione era tale che venni abbondantemente in pochi minuti, ma non bastò a placare le mie voglie giovanili impazzite. Poco dopo mi feci un’altra sega pensando con la fantasia di trovarmi nel cantiere di un edificio in costruzione, di spalle a lui, piegato a novanta gradi contro un pilastro di cemento, e lui mi scopava con vigore, con la tuta abbassata alle caviglie, le scarpe antinfortunistiche ai piedi, l’elmetto in testa, l'odore di sudore che emanava dal suo corpo nello sforzo. L’immagine mi arrapava a dismisura. Riuscivo a "sentire" il suo grosso cazzo penetrarmi con foga e con grande godimento reciproco, immaginavo i miei lamenti e i suoi gemiti sommessi di piacere, i suoi commenti sul mio corpo giovane e liscio, su quanto fosse caldo e stretto il mio culetto, che lo faceva godere come e più di una fica. Immaginavo di incitarlo a non smettere, a farmi suo fino in fondo, a farmi sentire tutta la sua forza di maschio.
Sentivo le sue mani schiaffeggiarmi le chiappe, titillare i miei capezzoli eretti per l'eccitazione, sentivo le sue palle sbattermi ritmicamente contro le natiche, e il mio buco farsi sempre ...
... più voglioso, più accogliente e più avvolgente attorno al suo membro virile, che mi stantuffava ritmicamente senza pietà, obbedendo solo al desiderio di piacere selvaggio del suo padrone. Non desideravo altro che godere del suo godimento. Immaginavo che mi dicesse che sarei diventato il suo sfogo sessuale obbediente a ogni suo desiderio, che sentiva quanto mi piaceva prendere in culo il suo cazzo e che aveva capito sin dal primo momento quanto lo volessi. Nella mia fantasia che galoppava a briglie sciolte, senza ormai alcun freno inibitorio, sentivo il cazzo dell’uomo riempire le pareti lubrificate del mio ano, facendomi fremere di piacere, fino a quando la progressione dei suoi affondi, ormai fuori controllo come in preda a una furia animale, lo portò a un orgasmo poderoso, che mi riempiva il culo di seme caldo. L’eccitazione mentale era tale che ebbi un nuovo, potentissimo, orgasmo: sborrai ancora copiosamente, immaginando poi che il maschio si abbandonasse sopra di me esausto e stordito per il piacere.
Immaginai che estraesse delicatamente il suo cazzo dal mio ano e che io devotamente e golosamente glielo ripulissi da ogni residua goccia di sperma. Solo allora mi sentii finalmente appagato.
La notte dormii profondamente e l’indomani mattina saltai giù dal letto di buonora, e dopo la colazione e una doccia rapida mi diressi, con l’eccitazione che già si irradiava nel mio corpo, verso lo studio di Sebastiano. Non vedevo l’ora di rivederlo.