Animali fantastici 3 - il geometra
Data: 15/11/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Seligman, Fonte: Annunci69
Avevo compiuto da poco 18 anni e, come tanti ragazzi della mia età, dopo la fine dell’anno scolastico e prima delle vacanze anch’io cercavo qualche lavoretto per avere un po’ più di soldi in tasca e arrotondare la paghetta mensile che mio padre mi elargiva. Fu proprio lui a segnalarmi che un suo amico geometra cercava per il mese di luglio collaboratori per eseguire delle rilevazioni topografiche nella campagna lombarda, commissionategli da una società di mappe stradali.
Mi presentai all’incontro con Sebastiano, così si chiamava il geometra, alle 10 di una giornata già molto afosa. Ero un po’ nervoso e quando lo vidi ebbi una immediata tempesta ormonale che mi pervase da capo a piedi: era uno schianto d’uomo, barbuto, sulla quarantina, alto circa 1,75 m e con un fisico massiccio. Indossava maglietta e pantaloncini: aveva le braccia e le gambe pelose e, si intuiva dal ciuffo che spuntava sotto la T-shirt, anche il torace era ricoperto da un bel vello scuro. Un vero shock per me che amavo il genere “orso daddy”, come si dice oggi.
Nonostante l’aspetto apparentemente un po’ severo, Sebastiano - che sapevo essere sposato e in attesa del secondo figlio - mi accolse con un sorriso cordiale e una vigorosa stretta di mano, che manifestava una schietta virilità. Il mio turbamento crebbe sempre di più e speravo che esternamente non si notasse.
«Allora - esordì con voce pacata e profonda mentre si accendeva un sigaro (gesto che aumentò, se possibile, la mia attrazione per lui) ...
... - quello che c’è da fare, come forse già sai da tuo padre, è un lavoro di rilevazione topografica nei dintorni di Milano. Il tuo compito è molto semplice: devi solo reggere dei paletti che servono a fare le misure usando un altro strumento, perciò è un lavoro di coppia. Si inizia presto, verso le 7:30, perché fa caldo e bisogna approfittare delle ore più fresche della giornata. La pausa pranzo è di un'ora, da mezzogiorno alle 13, poi si prosegue fino alle 17».
Continuò a spiegarmi più in dettaglio il lavoro, che mi avrebbe occupato per tutto luglio, ci accordammo sul compenso, e mi disse che avrei iniziato l’indomani mattina.
«Lavorerò con lei?», chiesi con la speranza segreta di aver a che fare con quel bell’esemplare di maschio per un mese intero e magari, chissà, combinarci qualcosa.
«Solo il primo giorno, perché ti devo mostrare in pratica come funzionano gli attrezzi e la procedura. Dopo farai coppia con Giacomo, un ragazzo che ha qualche anno più di te, geometra anche lui. Oggi è in un cantiere, vi conoscerete dopodomani».
«Perfetto, - dissi - allora ci vediamo domani mattina alle 7».
«Ciao, a domani, salutami tuo padre».
«Sarà fatto, arrivederci».
Ci congedammo con un'altra stretta di mano e questa volta cercai di essere più "vigoroso" anch'io.
Mi incamminai verso casa turbato: da un lato, pensavo, mi spiaceva non poter lavorare con lui, ma dall’altro mi risparmiavo una tentazione costante che avrebbe potuto pregiudicare il mio rendimento, e non ...