Campeggio con mio padre
Data: 13/11/2023,
Categorie:
Incesti
Autore: geronimo12, Fonte: EroticiRacconti
... momento una
cosa piacevole. Mangiammo qualcosa.
Passò una mezz'oretta ed accadde il fattaccio.
Io dovevo pisciare. Lo dissi. Anche lui doveva farla. Allora
decidemmo di fare come su alcuni treni con certi tipi di toilette in cabina,
quando non si vogliono usare quelle centrali: usare un recipiente e poi
buttare fuori tutto, da quella interna. "OK usiamo questo" disse mio padre e
prese una scodellina in plastica. "Comincia tu, io mi giro dall'altra
parte". Mi tirai giů gli slip e mi misi la scodellina sotto. La situazione
era intrigante e trasgressiva. Si sentiva il rumore della piscia che usciva dalla figa ed
andava a cadere giů. Posai la scodella e cercai di ritirarmi su le
mutandine. Era scomodo allora mi misi in ginocchio. L'operazione mi fece
perdere tempo, e probabilmente mio padre, pensando che avessi già fatto, si
giro'. Ero rivolta verso di lui con le mutendine ancora giů e si vedeva tutta
la macchia nera della figa. Mi chiese scusa. Intanto io gli porsi il
recipiente.
"Puoi farla lì dentro, poi buttiamo tutto insieme!" dissi io. Lui lo
stesso in ginocchio si giro' e capii che stava tirando fuori l'uccello. Mi
affacciai e lo guardai. "Ma cosa fai?" disse lui "Mi guardi? - Cosě tra
l'altro mi emozioni e non mi esce!" Una strana sensazione mi prese.
L'uccello non era in tiro, ma nemmeno proprio moscio. Quante volte avevo
pensato: un genitore, davanti ad una figlia, in quelle circostanze, si
sarebbe ...
... potuto eccitare? Magari senza andare oltre, ma aveva davanti pur
sempre un corpo di donna. Diverso sarebbe stato forse una madre per un
figlio, la donna ha un tipo di eccitazione diverso. Ha bisogno di piů
coinvolgimento. Ma un uomo a cui subito si alza, davanti ad una figa..?
C'era una situazione strana: di trasgressione. Ci guardammo per un
istante poi allungai la mano e glielo presi. Tirai indietro con decisione e
lo scappellai. "Ma cosa fai? - Sei matta?" Mi disse subito, ma intanto
sentivo il membro che nella mia mano diventava sempre piů grosso e duro.
Cominciai a muovere la mano avanti e indietro. "No dai! Sei mia figlia!"
mi prego', non so se con convinzione.
"Appunto sono una donna, considerami solo una donna!" gli risposi.
E lui: "Ma così mi farai venire!"
Intanto mi poggio' la mano sulla schiena e mi strinse a se. L'altra la
mise su una tetta. Capivo che l'orgasmo ora era vicino, anzi stava arrivando
potente perché mi calò la mano dentro la mutandina, mi prese una natica e me
la strinse. Vidi gli schizzi uscire dal suo cazzo. Uno, due, tre schizzi,
poi mi bagnai la mano. Mi stringeva e mugolava di piacere, dicendo " figlia mia siiii...mmmmmmm...aaahhhhhhh... Siiiii...amore di papà.... Mmmmmmmmm". Gli strinsi un po'
la cappella, uscivano altre ultime gocce dalla punta. Resto' ancora parecchio
in tiro, mentre finalmente riuscì a fare la pipì.
Mentre si ritirava su gli slip non disse parola. Anch'io non parlai ...