Angelita al centro commerciale
Data: 02/11/2023,
Categorie:
Masturbazione
Autore: Kaiserben, Fonte: EroticiRacconti
Un bagliore, un fragore, un tumulto. Che fare? Pensare, riflettere, attendere o agire? Decido di mettere in moto la macchina e partire. La città si sta preparando alle feste e lo fa nel migliore dei modi. I viali sono illuminati e le vetrine pullulano di addobbi. Il rombo del motore sovrasta il tourbillon dei miei pensieri. Il semaforo arresta la mia corsa e mi ritrovo ad un incrocio a sbuffare. Sono assorto a creare ghirigori sul vetro appannato del mio finestrino quando una macchina mi affianca sull'altra corsia, fermando anch'essa la sua marcia inchiodando al semaforo. D'istinto mi viene di mandare a quel paese l'ignoto automobilista che ha frenato così bruscamente ma poi tra me e me concludo che non ne valga la pena e torno a guardare il semaforo. Ancora rosso. Qualcosa però mi attrae. Dalla famosa auto con cui condivido la tediante attesa si riverbera una musica che suona familiare. "Il nostro caro angelo, si ciba di radici e poi...". É Lucio, il caro vecchio Lucio. Decido di abbassare il finestrino più per convenzione che per palese curiosità. Poi il trambusto. Interiore. Un bagliore, un fragore un tumulto. Lei canticchia, la sua voce si interpone con quella di Battisti. Canta e sorride. Neanche si accorge di me. Un profilo ben marcato per quel poco che riesco ad intravedere, sotto un cappellino di lana grigio, avvolta in un cappottino nero. Capelli lunghi castani, ondulati, che le ricadono sulle spalle. È verde. Lei riparte mentre io sono ancora intento a guardare ...
... il vuoto che ha lasciato mentre le macchine di dietro mi strombazzano. Riparto, questa volta alla sua ricerca. Le sto dando la "caccia" in questo anonimo venerdì romano. A cui voglio dare un senso. È due macchine innanzi a me, la tengo d'occhio. Dopo circa sei estenuanti km d'inseguimento la mia "preda" gira a sinistra in zona Eur imboccando il parcheggio del centro commerciale. Spengo il motore e la seguo con lo sguardo dallo specchietto retrovisore. Tacchi e una gonna color cammello con spacco laterale corredati da un paio di autoreggenti con la riga nera sul retro. Scendo anch'io ed é difficile starle dietro. Non c'è vetrina su cui non si soffermi. È un'ora che in lungo e in largo percorre il perimetro del centro commerciale. Finalmente decide di entrare in un negozio dopo averne scrutato la vetrina. Vende lingerie e io sto già per uscire pazzo. Alla curiosità subentra un pizzico di imbarazzo. Entro, qualcosa dovrò pure inventare.
Nell'attimo esatto in cui la commessa si avvicina, la vedo prima sparire tra i manichini e poi dissolversi in un camerino.
-"In cosa posso esserle utile?" incalza la dipendente.
- "Non saprei, devo fare un regalo ad una persona molto speciale. Non bado a spese"
Dopo averle elencato i miei "gusti", mi propone una cosa.
-"Ho dei coordinati che potrebbero fare al suo caso. È per sua moglie?"
Annuisco sapendo di mentire, senza tradire, però, la seppur minima emozione. Mi dice di attendere ché sarebbe tornata a breve. Provvidenzale. ...