1. Vent’anni


    Data: 28/10/2023, Categorie: Erotici Racconti, Racconti Erotici, Etero Autore: Jacob, Fonte: RaccontiMilu

    ... nonostante ciò, guardare i capezzoli così sporgenti, lo eccitava sempre più. Iniziò a baciare i capezzoli mentre accelerava il suo movimento. Cristina iniziò ad accarezzargli la schiena con le unghie. Quando sentì che la donna riprendeva a gemere, non intensificò la velocità, ma cerco di entrare ancora più in profondità in quel meraviglioso abbraccio di sensuale intimità. Andrea sentiva che stava per giungere al suo limite, ma venne anticipato dalla donna, che riprese ad urlare come prima mentre era lei sopra. Andrea rallentò, nonostante il suo corpo gli chiedesse di continuare. Oltre al suo corpo anche Cristina gli chiese di continuare. «Non ti fermare, continua» implorò tra i gemiti. «Dopo il primo orgasmo arrivo più rapidamente. Ma tu continua, ti prego!» A questa richiesta Andrea non poté fare altro che lasciarsi andare e seguire l’onda di eccitazione che sentiva. Bastò poco perché quest’onda straripasse nell’abbraccio dell’intimità di Cristina. 4 Andrea si era rivestito del tutto, mentre Cristina indossava solo la camicetta, le calze che non aveva tolto e le mutandine. Attraverso la camicetta, visto che non indossava il reggiseno, era ben visibile la forma dei capezzoli. Questa era una cosa che ad Andrea piaceva in modo particolare e non riusciva a smettere di guardare quelle due punte attraverso il cotone della camicetta, mentre questa gli porgeva una tazzina di caffè. «Ma vuoi smetterla di fissarmi il seno?» «No scusa è che…» «Cosa? Me lo stai consumando…» Cristina ...
    ... non resistette oltre ed iniziò a ridere. «È che mi hanno sempre fatto impazzire le donne cui si vedono i capezzoli attraverso gli abiti» Andrea pronunciò la frase tutta di un fiato. «Questa mi piace come risposta» acconsentì Cristina. «Allora, ti senti più rilassato adesso?» «Certo.» «Devo dire che me ne sono accorta. Per fortuna. Te lo dicevo che non dovevi preoccuparti delle misure. In fondo anche io dovrei preoccuparmi delle misure di qualcosa se ci pensi bene.» Cristina si toccò i seni avvicinandoli tra loro. «Non ti devi preoccupare di niente.» «Una cosa posso chiedertela però?» «Dimmi.» «Perché non mi hai voluta baciare?» Andrea aveva temuto questa domanda. Ora gli toccava rispondere, non poteva esimersi. «Spero non ti offenderai, ma abbiamo detto che è solo sesso, giusto? E baciarci mi darebbe l’impressione che non sia solo quello. Preferisco così.» Cristina sembrò riflettere mentre beveva il suo caffè. «Per me va bene. Finché fai tutto il resto come oggi, posso farne a meno.» Andrea sorrise imbarazzato. «Guarda che sei andato proprio bene. Sei durato parecchio. Credimi in molti hanno problemi da quel punto di vista. Pure io, se sorvoliamo sul primo orgasmo, dopo vengono a raffica.» Sentendo quelle parole Andrea non poté non pensare che la donna avesse avuto dei partner in passato capaci di dargli piacere “a raffica”, eppure gli aveva appena detto che era stato all’altezza. Si sentì lusingato. *** Nei due giorni successivi al loro primo incontro, nessuno dei due contattò ...
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