la cognata
Data: 25/10/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Racconti Erotici,
Etero
Tradimenti
Autore: VVV, Fonte: RaccontiMilu
Mia moglie ha una sorella più piccola di lei di otto anni. Attualmente ha ventisei anni e da quando la conosco mi ha sempre molto arrapato. Piena di tatuaggi, piercing. Aria perennemente strafottente e abbigliamento fintamente trasandato.
La voglia, manco a dirlo, me l’aveva fatta crescere ancora di più mia moglie, che una sera dopo aver bevuto parecchi bicchieri mi confessò qualche sozzeria della sorellina.
Mi raccontò ad esempio di un pompino fatto a un vicino di casa di cinquant’anni, di una piccola orgia ai tempi del liceo. Di erba per fumare ottenuta in cambio di prestazioni sessuali, e via dicendo. Davanti a lei ci avevo riso su, mentre nei pantaloni e nella mia mente la reazione era travolgente.
Succede che una sera si ferma a dormire da noi, evento molto raro, perché il suo attuale fidanzato è fuori città e lei volentieri vuole fare serata con la sorella. Le due escono prima di cena e le sento ritornare verso l’una. Mia moglie l’indomani lavora quindi quando mi sveglio verso le otto è già uscita. Passando davanti alla camera degli mi ricordo che si è fermata da noi Michela. Eccome se me lo ricordo, perché è sdraiata di pancia, e posso vedere il suo fantastico culo incorniciato da mutandine risicate. Una canottiera. Vorrei saltare sul letto e fottermela lì, ma poi dovrei scappare in Iran.
Vado in bagno con il cazzo a mezza pasta, e decido di non farmi una sega, ci avrei pensato più tardi. Torno a letto a cazzeggiare con il telefono, non prima di essermi ...
... regalato ancora qualche secondo di visione di quel bel corpicino.
La voglia però mi rimane addosso, e così dopo qualche minuto nel letto inizio a segarmi il cazzo, leggendo qualche racconto in rete. Mi perdo in fantasie, intanto il cazzo è durissimo e non sento i passi di mia cognata, e nemmeno scorgo l’ombra sul muro o sul pavimento. Me la ritrovo davanti, che mi fissa il cazzo, stupita.
-Oddio, scusa.
-Scusa tu, dovevo bussare.
Mi copro subito con il lenzuolo, ma il cazzo è ancora duro, e rimane in risalto. Lei continua a fissarmi tra le gambe, sorride, si avvicina.
-Stavi iniziando bene la giornata.
-Si potrebbe iniziare anche meglio.
Ma come mi è venuto in mente?
-In che senso?
Sono fottuto. Abbozzo.
-Beh, se tua sorella fosse qui mi divertirei di più.
-Ah, certo. Già.
Rimaniamo qualche secondo in silenzio.
-Beh, io mi faccio una doccia, ero entrata per prendere un asciugamano grande dal mobile.
-Certo, fai pure.
La guardo sculettare verso il corridoio, quel fantastico culo. Dio che voglia. Il cazzo non mi si ammoscia, inoltre ora la immagino nuda sotto la doccia. Vado a spiare? No. Si. No. Vado. Non vado.
Resisto, indeciso se godere mentre lei è via e farmi quindi trovare più rilassato, o aspettare che lei liberi il bagno per potermi sfogare con tranquillità.
Toglie ogni dubbio lei, che torna avvolta solo da un asciugamano che le copre nemmeno metà cosce, e a malapena le tette. Ha i capelli che gocciolano, le spalle ...