La mia prima volta
Data: 24/10/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: twinkpassiv, Fonte: Annunci69
Era una giornata afosa d'estate. Una giornata come tante, in cui non sai che fare, se leggere un buon libro, Madame Bovary di Gustave Flaubert, oppure uscire con gli amici per andare al mare, oppure divertirsi alla PlayStation.
Quella monotonia quotidiana, ad un certo punto, fu interrotta dal suono del campanello. "Oddio, e adesso chi sarà?" mi chiedevo. A casa non c'era nessuno, i miei genitori erano a fare compere. Apro il portone e mi trovo davanti il miglior amico di mio papà, un uomo bellissimo, occhi verdi, brizzolato, fisico possente, maglietta aderente. Aveva uno sguardo penetrante, che ogni volta, non so il perché, mi metteva in imbarazzo, quell'imbarazzo positivo che solo un uomo come lui sa provocare. Sì, era l'uomo dei miei sogni. Peccato fosse etero, mi dicevo, non sapendo che quella sera lui stesso mi avrebbe fatto cambiare idea.
"Ciao, c'è tuo padre? " mi fa lui.
"No mi dispiace è fuori"
"Porca puttana" esclamò lui, con una virilità che mi fece sognare. "Va bene dai, cercherò di chiamarlo io. Stasera volevo invitarvi a casa perché do una festa tra amici. Ci siete vero?"
"Sì... Credo di sì" risposi io entusiasta all'idea di vederlo, pur consapevole che la decisione finale spettava ai miei.
E, fortunatamente, i miei genitori tornarono a casa. "Stasera si va ad una festa in maschera!". Quella frase fu come acqua nel deserto.
Quella sera eravamo trenta persone in un salone. Tutte mascherate, c'era chi parlava, chi beveva, chi ballava. La mia ...
... maschera mi rendeva difficile riconoscere tutte quelle persone, ma lui, Dio, era riconoscibilissimo. Il più bello tra tutti, una divinità greca. Spiccava tra la folla, nonostante portasse una maschera nera, per la sua altezza statuaria, per la sua fisicità di marmo, e per il suo carisma che farebbe resuscitare un morto.
Era una festa noiosa, in verità, non c'erano coetanei, solo adulti. Fino a quando, ad un certo punto, uscendo per fare una passeggiata nel giardino, lo vedo. Fumava una sigaretta, mi vede e si avvicina per dialogare un po'. Ed ecco la fatidica domanda. "E la fidanzata?". Io, imbarazzato, più per la sua voce che per la sua (sciocca) domanda, gli risposi che non avevo trovato quella giusta. Lui, per scherzare mi domanda "Non sarai mica frocio? Eh?" e rise, come per voler sdrammatizzare. Sì, lo ero, ma lo sapevo solo io. Nessuno sapeva di me ed ero ancora vergine. Per la paura di essere scoperto non risposi e risi anche io. Lui, da quella risatina, capí tutto. "Sai che senza barba stai meglio?" mi disse. Mi prese un colpo. "Grazie". Risposi con un sorriso, e lui, con il suo solito sguardo, mi fissò le labbra carnose. Erano rosse, molto rosse, ad indicare che avevo voglia di lui. Lui continuava a fissarle, capendo i miei desideri. Mi disse di seguirlo. Mi portò nel suo garage.
Qui, nascosti da tutto e tutti, iniziò ad accarezzarmi il viso. Io, con il cuore che palpitava all'impazzata, gli dissi, con voce tremante: "Non sapevo che anche a te piacesse..." mi ...