La scoperta di ahmed : al risveglio (capitolo terzo)
Data: 23/10/2023,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: Evan18, Fonte: Annunci69
RIPUBBLICAZIONE (rivisitata)
La sensazione delle lenzuola sulla mia pelle mi dava alla testa. Era bellissimo sentirsi libero nel mio letto. La palle mi facevano male e avevo una voglia immensa di sborrare. Ma proprio non potevo. Se mi fossi toccato il mio padone lo avrebbe saputo, non so come ma lo avrebbe saputo. Perché avrei dovuto rovinare tutto? Ero nelle mani di uno sconosciuto arabo che mi chiedeva cose via internet da casa sua. Ero io a volerlo. In fondo sapevo che tutto era vero. Che lui esisteva. Così mi diedi uno schiaffo sulle chiappe che mi fece mugolare e mi morsi le labbra. Chiusi gli occhi e mi misi a dormire nel modo più comodo per me: da troia.
La sveglia suonò alle 6 in punto. Mi svegliai e per un attimo avevo dimenticato le mie condizioni. Ero ancora lì nudo nel mio letto. Mi strofinai gli occhi e alzai le coperte. Mi sentivo completamente bagnato. Il mio cazzo semi eretto gocciolava ancora. Con una mano sfiorai il mio culo e fui percorso da un brivido di eccitazione quando lo toccai, avevo dimenticato che fosse così liscio e morbido. Sfiorai con due dita la mia rosellina, totalmente umida. Avvicinai le due dita al mio naso per sentirne l'odore: era magnifico, Continuai per due minuti a toccarla e sentire ancora quell'odore di culo sudato.
Mi alzai con un balzo, volevo correre verso il bagno ma a metà strada mi fermai. Mi venne in mente l'ordine del mio padrone di non lavarmi. Ma mi sarei potuto asciugare? E se l'avessi fatto?
Tornai ...
... indietro e guardai verso la sedia, dove avevo appoggiato il mio outfit per la mattina. Guardai con un gesto di sfida gli jeans che avevo preparato. Avevano lo stesso colore dei miei, chiari e strappati, ma già a prima vista si capiva bene che erano più stretti. Mia sorella aveva misure più piccole delle mie naturalmente. Per questo decisi che erano adatti. Lei era a studiare a Londra e aveva lasciato poca roba nel suo armadio. Li presi in mano e li osservavo per bene. Erano attillati e con i risvoltini alle caviglie che lasciavano ben visibili: potevano andare più che bene.
Stavo per infilare la prima gamba, quando mi ricordai della foto. Allora mi fiondai subito sul letto, posizionai il cellulare come meglio potevo e pensai a quale fosse la posizione che il mio padrone avrebbe gradito. Mi misi disteso con le gambe girate verso un lato e il culo ben posizionato di fronte al l'obbiettivo dello smartphone. Allargai il culo con una mano e aspettai l'autoscatto. Ero così sudato che la mano scivolava e la luce della lampadina nella mia camera si riflesse sulle mie gambe producendo un effetto sexy.
Inviai ,soddisfatto...ehmm soddisfatta, la foto al mio padrone e iniziai a vestirmi.
Il jeans passava a malapena. Mi sentivo molto costretto. Arrivato alla vita, tirai tutto in su e spinsi il mio cazzo nella patta, ancora semi-eretto. Il jeans aderirà tantissimo al mio culo. Prese subito la forma delle mie chiappe. Con il fatto che non indossassi intimo, la cucitura interna sfregava ...