Il ballo delle debuttanti (racconto trovato sul we
Data: 21/10/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Tabù
Autore: zizzi87, Fonte: xHamster
A volte l'amore per un figlia nasconde un profondo desiderio di possederla, ma si sa le leggi della morale comune sono li a fermare quell'impulso come severi poliziotti.... ma nella vita capitano situazioni imprevedibili nelle quali è la nostra morale a decidere, sempre nel rispetto della libertà altrui...
Finalmente diciotto anni!
Agnese attese il raggiungimento di quella meta con grandi aspettative, ritenendola la chiave che le avrebbe aperto un mondo fantastico.
Si era preparata mentalmente per le possibilità di libertà che offriva.
I genitori, avvocati famosi, per festeggiare degnamente la ricorrenza, la iscrissero al ballo delle debuttanti.
L’avvenimento rappresentava la cerimonia ufficiale che sanciva l’ingresso nella società degli adulti.
Era l’addio all’adolescenza ingenua e spensierata.
Dopo il ballo c’era il college, gli impegni universitari, che l’avrebbe introdotta in un mondo completamente diverso da quello in cui aveva vissuto fino allora.
I cavalieri serventi erano stati scelti nelle scuole militari e collegi del paese, tra i più prestigiosi.
Erano i rampolli del mondo che contava, mandati in quegli istituti ad imparare le rigide regole di vita, che poi avrebbero messo in pratica per prendere in mano le redini della nozione.
Tra loro c’erano i futuri generali, capitani d’imprese, dirigenti di grandi società, forse anche qualche ministro.
Poteva essere l’occasione di conoscere l’uomo della propria vita.
Agnese scelse con cura ...
... il vestito del debutto.
Era semplice, scollato, non troppo lungo, bene aderente alla vita e bianco come il suo candore.
La sera della vigilia.
“Mamma? Sei sveglia?
“Si tesoro! è tardi!
“Non riesco a prendere sonno!
“Se non dormi domani sembrerai una mummia!
“sono agitata e preoccupata! Ho paura di sbagliare tutto!
“Vieni qui!
I genitori di Agnese si erano separati da molti anni, lei in sostanza è cresciuta con la madre, che, sebbene avesse una vita mondana molto intensa e libertina, si guardava dal portarsi compagni occasionali a casa.
Preferendo non avere legami eccessivamente morbosi.
Agnese salì sul letto e si stese al fianco della madre, poggiando il capo sul suo seno.
“Adesso rilassati! Via quei brutti pensieri! Vedrai che domani andrà tutto bene!
La coccolava accarezzandole i lunghi capelli castani chiari.
“Ci sarà papà? Ha promesso che sarebbe venuto!
“Assolutamente si! Non si perderebbe mai un avvenimento così importante per te!
“Mamma il mio difetto! Credi che qualcuno lo noterà?
Agnese era affetta da blesità. Un difetto di pronuncia che si manifestava, quando proferiva la consonante “erre”, che diventava, di fatto, un “v”.
Per lei fu una tragedia e col tempo diventò un complesso frustrante, che le provocò molta difficoltà nelle relazioni con i compagni.
Parlava poco e col passare degli anni divenne anche introversa,
per paura di doversi esporre a causa di quel difetto di pronuncia.
Per questo motivo le ...