Quando si lasciano andare
Data: 14/10/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: Maxborns4u, Fonte: EroticiRacconti
Il tavolino un po' in disparte che avevo riservato era giusto per stuzzicarci senza essere al centro dell'attenzione. Certo, ad un occhio attento, esperto, si notava che ogni tanto Anna faceva uscire, dall'ampia scollatura del suo vestito, il suo seno abbondante, mostrandomi i capezzoli già ampiamente eccitati e turgidi. O che tra il primo e il secondo mi ero abbassato la cerniera dei pantaloni e avevo infilato dentro la sua mano facendole toccare il mio membro duro e privo di biancheria.
Era ormai cinque settimane che ci frequentavamo. Cinque settimane intense. Ci aveva presentato una nostra amica e subito era scattato qualcosa. Ci vedevamo e subito cercavamo un luogo appartato dove fare sesso. Prevalentemente in macchina, ma anche in casa di un amico o in casa sua, con il rischio che la sua coinquilina ci scoprisse. Non sapevo molto di lei, ma il sesso era sempre più audace e intenso.
Ora eravamo a festeggiare il suo compleanno. Veramente li avrebbe compiuti 2 giorni dopo. Un party con tutti gli amici. Ma questa sera era privata, era per noi.
Prima del dessert si alzò fino ai fianchi la gonna del suo corto vestino bianco e, infilati i pollici sotto il sottile filo sui fianchi, sfilò il piccolo perizoma, anch'esso bianco, già zuppo del suo desiderio e lo posò sul tavolo. Lo strinsi nella mia mano, ne annusai il profumo e, senza distogliermi dal suo sguardo, lo girai un paio di volte intorno al mio polso sfoggiandolo come braccialetto.
Usciti dal ristorante ...
... inebriati da alcool e desiderio, salimmo in macchina e percorsi pochi metri avevo già la sua bocca incollata sul mio uccello.
Mi accostai velocemente nell'angolo più lontano del primo ampio parcheggio che incontrai e, abbassati i sedili elettricamente, lasciai per qualche minuto che le abili mani di Anna mi accarezzassero il tronco e le palle, mentre le sue labbra facevano su e giù intorno alla mia cappella. Frettolosamente e con qualche difficoltà ci spogliammo senza staccarci. La luna illuminava il suo culo disegnato nel buio della notte estiva. La trascinai sopra di me penetrandola facilmente. La sua figa eccitata e vogliosa si aprì al mio passaggio avvolgendo in un caldo e umido abbraccio il mio cazzo marmoreo. Il suo seno alto, dritto e sodo dondolava ritmicamente ad ogni mio affondo. Le sue mani appoggiate sul mio petto graffiavano leggermente la mia pelle mentre con le braccia stringeva il suo seno. Afferrai i suoi capezzoli tesi tirandoli e torturandoli con le dita. Ansimava e sbatteva il suo sesso sempre più forte e velocemente su di me, finché un urlo liberatorio le fece riversare sul mio pube abbondante succo profumato. Era in preda ad una eccitazione fortissima.
Rotolammo immediatamente sul sedile posteriore, culo all'aria e viso sul sedile, la penetrai nuovamente con vigore. La sbattevo sempre con più forza e desiderio. Le tiravo i capelli e le schiaffeggiavo il culo. Lei rispondeva spingendosi decisamente contro il mio membro, urlando e gocciolando come un ...