Vacanze al Cairo - Capitolo nove
Data: 11/08/2018,
Categorie:
Anale
Gay / Bisex
Autore: aramis45, Fonte: xHamster
... periodo veramente bello, finendo con un sessantanove succhiandoci l'un l'altro e facendo in modo di venire insieme, dopo di che di malavoglia ci rendemmo conto che era il momento di dormire.
Mi svegliai per primo ma non mi mossi, invece presi uno dei libri di Michele e cominciai a leggere. Sdraiato su di un fianco ed appoggiato il libro sull'orlo del letto, potevo vedere la testa di Michele girata verso di me sul cuscino. Allora persi ogni interesse nel libro e rimasi là sdraiato a guardare il mio miglior amico. Guardando il letto vidi che sotto il sottile copriletto aveva un’erezione mattutina. Questo naturalmente fece alzare anche il mio cazzo per simpatia, lo afferrai ed iniziai a giocarci delicatamente e pensierosamente. Non c'era nulla che avrei gradito di più che uscire dal mio solitario letto ed unirmi a Michele nel suo, ma pensai che non sarebbe stata una buona idea farci trovare insieme dai suoi genitori, almeno non ancora.
Nei giorni precedenti avevamo discusso della nostra relazione e di quello che poteva accadere se uno dei genitori ci avesse scoperti. Non eravamo arrivati ad alcuna reale decisione, ma io penso che ambedue avevamo convenuto che ora eravamo molto più che degli amici e prima o poi qualcuno avrebbe fatto due più due, specialmente avvicinandosi il momento di tornare a casa. Quest’ultimo pensiero mi colpì con forza. Mancava solamente una settimana o due prima che questo accadesse e questo già mi deprimeva. ‘Devo parlare con Michele e vedere se ci ...
... viene qualche idea.’ Pensai: ‘Dobbiamo fare qualche cosa.’
La porta della camera si aprì ed entrò il papà di Michele. La sua abitudine di entrare senza bussare stava cominciando ad inquietarmi. Non sapevo cosa ne pensasse Michele, ma io ero veramente incazzato. Non tanto per la paura che ci scoprisse insieme, era solo per una questione di privacy.
“…giorno, Tony” Disse e guardando Michele alzò la voce: “Ho detto ‘giorno’ Michele. È ora di svegliarsi.”
Michele si girò ed aprì pigramente gli occhi.
“Ngiorno papà” riuscì a dire ancora mezzo addormentato: “Che ora è?”
“Ora di alzarvi, tutti e due. Sto per andare al lavoro e tua madre viene con me, deve fare shopping. Ho lasciato un elenco di cose che dovrete fare prima di uscire. È sulla tavola di cucina. C'è anche un biglietto da dieci sterline. Andate a mangiare al Club se volete, ci vediamo quando torniamo.”
Chiuse la porta dietro di se e lo sentimmo allontanarsi. Michele non fece alcuno sforzo per muoversi e così pensai che avrei fatto meglio a lanciare qualche segnale. Gettai indietro il copriletto e mi sedetti sull'orlo del letto di fronte a lui con la mia erezione.
“Gesù!” disse sorridendo: “Non a quest’ora di mattina, vero?”
“Sciocco! Non mi sembra che a te non vada.” Risposi: “Guardalo!”
Fissando il suo inguine, capì cosa volevo dire: “È ancora colpa tua. Se tu non fossi qui, non accadrebbe.”
Ci scambiammo qualche parola su questo tono finché non decisi di andare a fare una doccia prima che ...