1. Rebecca


    Data: 11/08/2018, Categorie: Etero Autore: octavious, Fonte: EroticiRacconti

    ... Dopo una decina di minuti, dopo essermi accertato per telefono che la mia auto non era ancora passata, sento chiamare un “Ehi” da lontano. Insiste, così mi giro e vedo sbucare da una finestra la ragazza di prima, che era rientrata a casa. Mi chiede dell’auto, le dico che ancora niente e mi invita a salire. Così, a voce alta, mi chiede se mi va un po’ di fresco su da lei. Declino ma lei insiste, dice di essere da sola e che può darmi qualcosa da bere di fresco, che posso caricare il telefono e usare il suo bagno.
    
    Un po’ l’insistenza, un po’ il ricordo delle sue grandiose bocce mi fanno decidere per il sì.
    
    Una volta su, mi presento, si chiama Rebecca. Mi fa fare un giro per la casa e mi spiega che aveva un esame da preparare per settembre e per questo motivo è a casa da sola ad agosto con i suoi genitori al mare. Mi fa accomodare in un soggiorno e mi chiede se ho bisogno di qualcosa. Le dico che farei volentieri un passaggio in bagno e che ne approfitterei per caricare il cellulare. Una volta uscito dal bagno, vedendo la mia maglia tutta sudata mi dice di farmi una doccia, a me sembra veramente troppo e declino ma poi lei insiste stavolta con dolcezza, guardandomi maliziosa. Almeno togliermi la maglietta e farla asciugare, lo chiede sussurrando e fissandomi negli occhi. Io allora accetto per una doccia. Lei sembra contenta, mi indica dove sono gli asciugamani e mi lascia in bagno.
    
    Entro in doccia e inizio a fantasticare, troppa carica erotica accumulata. Ho già ...
    ... un’erezione e sono intenzionato a masturbarmi, finire la doccia e andarmene da quella casa. Ma mentre sono a metà doccia la vedo attraverso il vetro che è entrata in bagno. Bussa chiedendo se può entrare ma scherza perché ha già aperto la porta della doccia ed è entrata, nuda, nella doccia. Tutto il ben di Dio delle sue tettone pendenti si sfrega contro di me. Inizia a insaponarmi e a giocare con i capezzoli, sfregandomeli sulla pancia. Poi si inginocchia e mi insapona l’uccello, se lo passa un po’ in mezzo alle tette e lo sento sparire nella morbidezza di quel seno. Potrei anche venire in quel momento, tanta è l’eccitazione. Appena faccio questo pensiero lei smette, mi sorride maliziosa, esce dalla doccia e mi dice che mi aspetta di là. Io rimango incerto se masturbarmi e andarmene o provare ad andare di là e proseguire con Rebecca.
    
    Propendo per la seconda, consapevole che la mia erezione non sarebbe durata. Mi asciugo e mi infilo un accappatoio, provo a rilassare l’uccello ma non ottengo molti risultati, soprattutto perché lo metto a contatto con l’asciugamano.
    
    Non indugio troppo, mi asciugo i capelli ed esco dal bagno. Rebecca mi aspetta sul letto di camera sua, è nuda e sdraiata di pancia, appoggiata ai gomiti, le tettone invitanti lì in mezzo. Le accarezzo il corpo, il culo, non bellissimo, ha i fianchi stretti, le gambe tozze. La bacio sulla nuca, lei si gira e mi abbraccia. Ci baciamo a lungo, sono su di lei. Ad un certo punto sento che mi spinge la testa in mezzo al ...