1. La storia di Monica – Cap. 5.7 – Il viaggio di nozze 2a parte


    Data: 10/10/2023, Categorie: Lesbo Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu

    ... altro pensiero, così lo feci sdraiare al mio posto, per impalarmi sul suo pene senza più alcun pudore. Quell’asta entrò in me fin troppo velocemente, tanto che poco dopo ebbi un altro orgasmo, con lui che mi guardava incredulo. “Ma tuo marito non ti scopa mai ?” mi chiese con un certo sgomento. “Lascialo perdere, ora voglio pensare solo a te.” gli risposi alzandomi per girarmi e dargli così le spalle. Afferrai nuovamente il suo bel cazzo, ma questa volta non l’indirizzai verso la passera, ma direttamente verso la porta del peccato, che lui aveva così ben aperto poco prima con le dita. La mazza mi scivolò nel retto quasi senza trovare alcun attrito, facendomi godere fin da subito. Iniziai a cavalcarlo a ritmo serrato, come se davvero fossi rimasta in astinenza di sesso non da giorni, ma da anni. Tutto ciò però non mi bastava, era come se mi mancasse quel qualcosa in più che rendeva unico un rapporto. Mi portai una mano sulla passera cercando così ancora più piacere, ma dopo un iniziale momento di quasi estasi, tornai all’insoddisfazione di prima. “Alzati e mettiti sulla panca.” mi disse Ken distogliendomi dai miei folli pensieri. Obbedii e dopo che anche lui s’alzò, mi misi carponi sulla panca, allungando subito una mano sulla micia, quasi per impedirgli di scoparmi. Lui comprese i miei desideri e mi sodomizzò con forza, anche perchè oramai il mio ano era dilatatissimo. Nonostante mi fossi comportata da gran puttana, sbattendogli la fica in faccia, e dandogli senza problemi ...
    ... anche il culo, Ken non fu realmente brutale, o almeno non come Stefano quando m’aveva quasi violentata il giorno delle nozze. Scoprii quasi con sgomento, che quel trattarmi da donnaccia mi mancava, quando cioè non avevo più limiti e tutta la mia lussuria aveva la sua valvola di sfogo. Iniziai così a spingere anch’io cogliendo di sorpresa il ragazzo, che sicuramente pensò che fossi una ninfomane ormai senza freni. “Ma quanto ti piace il cazzo ?” mi disse sbattendomi con tutta la sua forza. “Tanto peccato che tu ne abbia solo uno.” gli risposi infilandomi quattro dita a cuneo nella fica. “Domani porto un amico così vediamo se ti bastano due cazzi.” “E io un’amica così ci divertiamo ancora di più.” dissi pensando ad Eva che certamente avrebbe accettato la mia proposta. Ken continuò a fottermi senza darmi un attimo di respiro, ma del resto anch’io non desideravo altro che farmi inculare da un vero maschio come lui. Quando comprese che stava venendo mi fece inginocchiare davanti a lui, per poi tenermi ferma la testa con una mano mentre si segava coll’altra. Il suo seme m’arrivò direttamente sul viso, facendomi sentire una vera troia, e solo quando finì di sborrare, mi spinse il membro in bocca dicendomi di pulirglielo. “Davvero vuoi fare una cosa a quattro ?” mi chiese mentre si rivestiva. “Si c’è solo il problema dell’altro cornuto, ma magari mi puoi dare una mano per risolverlo.” gli risposi pulendomi la faccia. Gli spiegai brevemente la situazione di Eva, dopodiché lui mi propose ...