La storia di Monica – Cap. 5.7 – Il viaggio di nozze 2a parte
Data: 10/10/2023,
Categorie:
Lesbo
Autore: Serena, Fonte: RaccontiMilu
... aprendo un po’ le gambe. Lui non disse nulla, ma semplicemente allungò le mani dalle caviglie sino all’inguine, per poi passare i pollici sulla parte più esterna delle grandi labbra, facendomi uscire dalla bocca un piccolo gemito. Con una lentezza quasi esasperante, si spostò per mettersi alla mia destra, e poggiare un dito proprio sopra il clito, che iniziò a massaggiarmi delicatamente, facendomi eccitare a dismisura. Quando poi m’aprì la passera per passarci dentro la lingua, iniziai a godere a tal punto d’avere un orgasmo che mi spezzò il fiato. “L’astinenza non ti fa bene.” mi disse sorridendo forse sorpreso anche lui dalla mia reazione ai suoi sapienti tocchi “Dai girati che voglio scioglierti un po’ altrimenti vieni subito un’altra volta.” Mentre mi mettevo a pancia sotto, mi sentii quasi in imbarazzo per aver avuto quell’orgasmo così precoce, ma poi mi bastò risentire le sue dita sulla passera, per lasciarmi nuovamente andare. Quando poi la sua bocca si poggiò sul mio buchetto, sentii chiaramente i miei umori colarmi lungo le cosce, e pensai solo a godere. Ken mi leccò con calma ogni poro del mio ano, e solo quando decise che era ben bagnato, c’infilò delicatamente un dito dentro. “Sei ancora troppo tesa.” mi disse prima di far cadere dell’olio vicino al mio buchetto. Questa volta il dito scivolò dentro con molta più facilità, ma lui non era ancora contento, tant’è che quasi mi sodomizzò col collo della bottiglietta dell’olio, per ungermi ancora di più. “Ora si che ...
... ci siamo.” sentenziò infilandomi nel retto gli indici delle due mani. Avrei voluto supplicarlo di scoparmi senza più alcun indugio, ma quel ditalino anale era così piacevole, che non osai dire nulla, lasciando che mi facesse ciò che voleva. Solo quando agli indici aggiunse anche le dita medie, provai per un attimo del leggero dolore, ma mi bastò abituarmi a quella presenza per ritornare a rilassarmi abbandonandomi al piacere. Ken alternava le quattro dita al solo pollice, accompagnandolo però ad un vigoroso massaggio della passera, che per certi aspetti era meglio di una scopata. Ebbi un secondo orgasmo, questo molto più piacevole anche perchè quasi ‘aspettato’, che lui mi fece gustare sino alla fine, rallentando sempre più i movimenti delle mani, che infine lasciò immobili sulle chiappe. “Vieni qui.” gli dissi battendo la mano sulla panca proprio sotto il mento “Vedi a me piacciono le cose dure e belle grosse.” Ken si mise davanti a me per darmi un bacio in bocca fin troppo casto, poi gli abbassai i pantaloni e le mutande, per tirar fuori una mazza di notevoli dimensioni. Senza dire nulla passai la lingua intorno alla cappella, per passarla poi più volte lungo tutta l’asta, prima di farla scivolare fra le mie labbra vogliose. Il canadese cercò di darmi un ritmo, ma ben presto si rese conto che ero molto più veloce di ogni suo desiderio, e come avevo fatto prima io, si lasciò andare, godendo della mia bocca. La mia voglia di cazzo prese ben presto il sopravvento su qualunque ...