1. Autobus


    Data: 06/10/2023, Categorie: Incesti Autore: roby 3, Fonte: EroticiRacconti

    ... finta di dormire per osservarla quando si sarebbe spogliata. Enrica uscita dal bagno andò in cucina, aprì il frigo, si versò un calice di vino e lo sorseggiò, dopo col bicchiere in mano si slacciò la gonna che cadde per terra lasciandola in autoreggenti, mutandine e camicetta sopra il reggiseno ed entrò nella sua camera dove l'avvoltoio faceva finta di dormire. Appena la vide il suo cazzo si impennò. In quel modo Enrica era sensualissima, il bianco delle cosce sopra le calze, la rendevano attraentissima ai suoi occhi, ma avrebbe avuto lo stesso effetto su qualunque altro uomo ed involontariamente, forse dimentica del fatto che il figlio era nel suo letto, si mosse ancheggiando coadiuvata dal bianco che aveva trangugiato. Si sedette sul letto dalla parte sua ed iniziò a sfilare le calze, ma lo fece in modo lento, anzi lentissimo. Nel semibuio della camera appena rischiarata dal televisore acceso, non si era accorta del figlio nel suo letto, e si tolse le calze con una sensualità che avrebbe risvegliato anche un morto. Luca con un occhio chiuso e l'altro semichiuso, la osservava al massimo della eccitazione e col cazzo già duro. Lo specchio dell'armadio posto al lato del letto rispecchiava agli occhi di Luca l'immagine di Enrica vista dal davanti. A lui sembrava di vedere un film con l'inquadratura scelta dal regista nel modo migliore. Riusciva a vedere anche i più piccoli movimenti, per esempio quando allargava leggermente la gambe per afferrare un lembo della calza, oppure ...
    ... quando sistemava i bordi degli slip per rimettere dentro qualche pelo uscito fuori. Insomma stava godendo di uno spettacolo riservato soltanto a lui. Il bicchiere di bianco da lei bevuto al ritorno a casa, non era il primo di quella serata, infatti al bar c'era stata una festicciola di compleanno e lei, invitata a bere non si era tirata indietro. Ora sul letto, accaldata stava spogliandosi per tuffarsi fra le braccia di morfeo, ma non aveva fatto i conti col figlio febbricitante da lei autorizzato a dormire nel suo letto in attesa di un abbassamento della temperatura. Si era tolta anche le calze, era rimasta in slip e reggiseno, si alzò e si guardò allo specchio come se cercasse una smagliatura o un qualcosa che ne rivelasse l'età ormai matura, ma nulla, si vide perfetta, accennò anche un passo di danza, allargò un po le gambe per osservare l'interno coscia, ma si schiacciò l'occhio sorridendo a se stessa. Finalmente sollevò le lenzuola e si infilò dentro il letto sospirando per l'atteso riposo. Infilandosi nel letto velocemente, non si accorse di essere a stretto contatto col cazzo del figlio che la puntava sul fianco. Non vi diede peso, sentiva questo coso che premeva, ma il sonno, la stanchezza, il vino trangugiato le chiusero le palpebre. Luca intanto strofinava lentamente e delicatamente il suo bastone sulla madre che sembrava non accorgersi di quanto stesse accadendo.
    
    Dopo un po si girò sul fianco ed offrì il suo deretano al cazzone del figlio che riprese a strofinarlo ...
«12...567...43»