Autobus
Data: 06/10/2023,
Categorie:
Incesti
Autore: roby 3, Fonte: EroticiRacconti
... insomma erano gli stessi della volta precedente, ma i maschietti si erano scambiati di posto. Per Enrica il risultato era lo stesso, godute a ripetizione, senza interruzione. Li invitò a casa per un caffè e si avviarono chiacchierando, la soddisfazione era grande, ma lei chiese loro di raccontarle i particolari di quella avventura così particolare.
L'amico del bar che si chiamava Luigi prese a raccontare : noi due e forse anche qualcun altro frequentiamo quel pullman a quell'ora, specie d'estate, proprio per incontrare donne come te che vanno li sopra per lo stesso motivo, ti garantisco che sono non molte, ma abbastanza per divertirci. Bene io ti avevo notata tempo prima e provai ad avvicinarmi a te, ma la prima volta fu impossibile, la calca era troppa, ma ormai avevo memorizzato il tuo viso e sarei stato attento nei giorni successivi. Tu però salivi su quell'autobus senza regolarità, per cui dovevamo affidarci al caso sperando di incontrarti. Quando non ti vedevo, la delusione era grande, ma quando c'eri noi due con uno sguardo ci intendevamo e sapevamo già come comportarci, infatti la prima volta io te l'ho messo dietro e la seconda, oggi davanti, mentre lui il contrario, come vedi ti abbiamo conosciuto molto bene prima ancora di sapere il tuo nome, a proposito come ti chiami? Una sonora risata di lei a conferma della simpatia che si era instaurata tra i tre protagonisti e lei rispose : Enrica, mi chiamo Enrica, e voi ? Lui disse : io sono Luigi e lui Nicola, piacere. ...
... Nicola disse : la storia mia è la stessa di quella di Luigi, ma a parti invertite, quando lui ti ha inculato, io ero davanti e viceversa. Grazie comunque sei una cara ragazza, calda e disponibile, potremmo ripetere l'esperienza in seguito se vorrai. Lei disse : ci penserò in seguito, intanto scambiamoci i numeri di telefono in modo da mantenere i contatti. Il caffè salì nella macchinetta, lei riempì tre tazzine le diede ai suoi nuovi amici e con la sua tazzina in mano si sedette sul divano. Solo allora ricordò di essere senza mutande e ancora sporca delle sborrate ricevute davanti e dietro sul pullman, chiese scusa, e si recò nel bagno dove fece un bidet caldo e rilassante, e si infilò un paio di slip. Tornò in salotto, riprese la sua tazzina e si sedette sul divano provando a provocare i suoi amici allargando un po le gambe. Notò un immediato interesse dei due che cercavano di penetrarla anche con lo sguardo, ma lei era sazia, rimandò tutto ad occasioni che non mancheranno in futuro, finì il caffè e congedò i due con l'impegno di sentirsi presto al telefono. I due salutarono, la baciarono in bocca e se ne andarono.
Preparò qualcosa da mangiare anche per il figlio, mandò giù un boccone e verso le tre si avviò al bar per il suo turno. Ora era tranquilla, le sue perversioni erano quiete, non aveva altri progetti perversi da attuare, decise quindi di dedicarsi al figlio che aveva trascurato negli ultimi tempi, presa com'era dal pullman con tutti i suoi accessori. Domani, se ...