1. In assenza di compostezza


    Data: 04/10/2023, Categorie: Etero Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... me ne vada?’.
    
    Chiudendo gli occhi, anche se era inutile nel buio quasi assoluto, Abir disse di no sentendolo staccarsi dalla porta e avvicinarsi al letto senza toccarlo.
    
    ‘Adesso voglio bene che tu sappia, che la porta non &egrave chiusa con la chiave, perché basterà dirlo e me ne andrò. Va bene?’.
    
    ‘Va bene, intesi’ – annuì lei facendo un cenno con la testa.
    
    ‘Aggiungo inoltre che, qualsiasi cosa vuoi che io faccia o non faccia, basterà dichiararlo e io la farò o non la farò. D’accordo?’ – propose lui.
    
    ‘D’accordo’ – ribadì lei soddisfatta.
    
    ‘Un’ultima cosa: per tutto il tempo che sarò qui non accendere la luce’.
    
    ‘Perché?’ – replicò lei.
    
    ‘Fidati di me, non te ne pentirai. Questo &egrave tutto’.
    
    ‘Va bene’.
    
    Abir sentì un fruscio, lui stava scostando le coperte per infilarsi nel letto con lei. Un brivido percorse Abir, ma non era un brivido d’apprensione né d’allarme, perché vederlo arrivare alla porta per uscire l’aveva rassicurata. Certo, era stata visibilmente manipolata, lo sapeva anche lei, ma accettandolo l’aveva resa complice e a sua volta artefice, le aveva offerto una parte del controllo sulla situazione, adesso non voleva più tornare indietro. Il letto s’abbassò parecchio quando lui si sedette con le gambe sotto le coperte e il busto appoggiato alla testiera accanto ad Abir. Il suo profumo, il suo odore era schiacciante, la ragazza ne era quasi ubriaca. Il suo fiato sulla pelle, tiepido mescolato a quell’odore di dentifricio la solleticava. ...
    ... Erano vicinissimi, l’idea che quei pochi centimetri di spazio e il sottile strato di stoffa della camicia da notte la separava da un perfetto sconosciuto, del quale non riusciva nemmeno a intravedere le fattezze, era terribilmente intrigante, piacevole ed enormemente stuzzicante. Chi era lui dei tre maschi?
    
    Abir esitante sollevò una mano cercando a tentoni il suo viso nell’oscurità, come una cieca passò la punta dell’indice e del dito medio sulla fronte spaziosa, sulle sopracciglia folte, sul naso affilato e sulle guance ricoperte dalla ruvida ricrescita della barba. Chi era dei tre individui? L’uomo rimase fermo sotto quello scrutinio, ma nel silenzio Abir poteva cogliere il suo respiro cambiare, il battito del suo cuore accelerare, perfino il suo odore che l’aveva così ubriacata stava al momento leggermente mutando diventando ancora più intossicante, non per l’essenza artificiale ovviamente, ma per il suo naturale profumo. Quando le sue dita gli passarono sulle labbra, stranamente morbide per essere quelle d’un uomo, lui fece qualcosa d’inaspettato: aprì la bocca risucchiando la prima falange, alquanto meravigliata Abir si lasciò sfuggire un urlo, ma non ritrasse la mano, l’uomo chiuse saldamente le labbra sulle dita catturate iniziando a passarci sopra la lingua leccandole e avvolgendole.
    
    Quel contatto umido e ruvido, incredibilmente sensuale, inviava dei brividi lungo il braccio della ragazza, che si spandevano su per il collo e giù per l’addome facendola chiaramente ...
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