1. 17 - Il Collegio (Parte III)


    Data: 03/10/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Ivofosco, Fonte: EroticiRacconti

    ... consiglio di infilarti un preservativo se non vuoi ritrovarti il cazzo ricoperto di cioccolato ah!… ah!
    
    Antonella a quelle parole scoppiò a piangere perché aveva capito cosa le sarebbe capitato.
    
    -No,… noooooo,… non voglio,… perché,… perché,… cosa ho fatto di male?
    
    Le compagne rimasero attonite nel vedere come senza fiatare una delle sorelle stava inghiottendo, non senza difficoltà, il mio uccello. Lo sgomento per questa nuova situazione durò solo un attimo e ripresero immediatamente a lamentarsi per il clistere che stavano subendo. Cecilia vedendo che il cazzo aveva raggiunto il massimo turgore, volle infilarmi personalmente il preservativo.
    
    -Sta attento, infilzala al primo colpo e non farla sculare altrimenti ti riempirai di merda!
    
    Antonella sentendo il contatto con il cazzo prese a singhiozzare e a agitarsi muovendo le braccia in tutte le direzioni. Per paura che con i movimenti potesse sfilarsi il cazzo dal sedere le legammo i polsi alle caviglie con del nastro da pacchi.
    
    Nel frattempo le compagne erano scoppiate a piangere vuoi per il liquido che le stava gonfiando le pance, vuoi perché incominciavano a capire che nel collegio non era consentita nessuna ribellione. Antonella si era lamentata ma al suo posto ci sarebbe potuta essere ognuna di loro e adesso, oltre a subire il clistere, avrebbero dovuto assistere anche alla sua sodomizzazione.
    
    Come diceva il dittatore Mao “colpirne una per educarne cento” e io mi stavo apprestando a colpire il suo ...
    ... culo per romperle lo sfintere.
    
    -Giovanni ti prego non farlo,… abbi pietà,… mi farai male,… non l’ho mai fatto e non potrà mai entrare è troppo grosso!
    
    -Confessa che non avresti mai pensato di fartelo rompere in questo modo! - disse Cecilia -.
    
    -Non voglio prenderlo dietro,… non voglio,… no,… NOOOO!
    
    Antonella tremava e con Cecilia arrivammo alla conclusione che, per non sporcarci,mentre lei tirava la coda verso l’alto, dal basso dovevo avvicinare la cappella al tappo aspettando che uscisse per prendere il suo posto.
    
    L’altezza era ideale non dovevo flettere le gambe ne alzare i talloni. Il cazzo svettava verso l’alto e facendo attenzione puntellai la cappella fra il piattello e l’ano. Stavo comportandomi come se dovessi usare un martello per togliere un chiodo piantato male. Cecilia tirando la coda in alto fece apparire parte del tappo che era nel retto e io spingendo sui due centimetri di cute interposti fra fica e culo stavo facilitando l’espulsione.
    
    -Sei pronto Giò?
    
    -Quando vuoi Cecilia!
    
    -NO,… NON LO FATEEE,… VI PREGOOOO!
    
    -Al mio tre allora!
    
    -Uno,… due,… eee,… … TREEEE!
    
    La cappella chiuse lo sfintere evitando il peggio solo che la corona che circonda la base del glande era rimasta fuori in quanto decisamente più larga.
    
    Antonella piangeva ma tutto sommato non aveva urlato. La poveretta non poteva sapere che il glande non era ancora entrato.
    
    -Sbrigati che stai rischiando più di Gagarin! - disse Cecilia-.
    
    Utilizzando la lubrificazione del ...
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