1. Il più bel cazzo della mia vita


    Data: 30/09/2023, Categorie: Etero Tradimenti Autore: pink_, Fonte: RaccontiMilu

    ... improvvisamente il serio – posso dirti che non ne posso più di chiamarla così? Mi sa troppo di ragazzina.
    
    E come vuoi chiamarla allora? Vagina?
    
    Ah no, come si fa? – Hai sentenziato severo, – te lo immagini: cara, posso leccarti la vaaaagiiiinaaa? Allungando tutte le vocali per rendere quella frase ancora più ridicola.
    
    La passione segue strade spesso incredibili, la nostra si stava srotolando su un tappeto di sciocchezze alcoliche.
    
    E allora come dobbiamo chiamarla? – Ti ho incalzato io, ormai seriamente presa dalla problematica.
    
    Beh – hai risposto tu – meglio andare sul diretto, anche a costo di essere volgari.
    
    Cioè??? – Ti ho fatto con finta curiosità.
    
    Lì ti sei ammutolito, col taglio di un sorriso sornione stampato sul tuo bel viso. Lo sapevi dove stavamo andando a finire, lo sapevo anche io.
    
    Poi hai fatto la tua mossa.
    
    Ho una gran voglia di leccarti la fica!
    
    E non si capiva se era un esempio o se lo stavi dicendo proprio a me. O forse si capiva benissimo.
    
    Non suona meglio? – Hai aggiunto.
    
    La fica? – Ti ho detto io stupita. – Ma “fica” non è così volgare dai, chissà a cosa avevo pensato.
    
    Bambini. Due veri ragazzini dispettosi che giocano a provocarsi.
    
    Di nuovo sei rimasto in silenzio, come uno scacchista che cerca nella strada buia della notte suggerimenti per la prossima mossa.
    
    È che ci sono tanti modi per chiamarla – hai detto all’improvviso – è un’ingiustizia se ci pensi, il nostro amichetto ha decisamente meno ...
    ... nomignoli.
    
    E giù a ridere di nuovo.
    
    Quando rido tanto mi vengono i crampi alla pancia, anche quando mi eccito troppo succede.
    
    Amichetto non si può sentire! Comunque non cambiare discorso, quale sarebbe questo modo così volgare per rivolgerti alla mia patatina?
    
    Che stronza che sono, non solo continuavo a stuzzicarti ma sottolineavo il fatto, scontato, di avercela proprio fra le gambe, la problematica della nostra discussione. Ed era una faccenda che già iniziava a solleticarmi, umida e reattiva. Il corpo ci mette molto meno a farsi sentire, non ha bisogno di stupidi giochetti.
    
    Beh, tipo… – sei rimasto sospeso, quasi a chiedermi di nuovo il permesso.
    
    Tipo???
    
    Tipo: sai che ho una gran voglia di leccarti la fregna, tesoro mio?
    
    Ho riso, un po’ meno forte, consapevole di averti dato io l’assist per un colpo così incisivo.
    
    Beh – ho dovuto ammettere – così suona decisamente più forte.
    
    Troppo forte principessa?
    
    Ora eri tu a stuzzicarmi. Io non ho risposto, non subito.
    
    A lei non piace quando le assaggiano la “fregna”, cara la mia principessa? Quando l’accarezzano con la lingua e ne degustano il sapore, senza alcuna fretta?
    
    Una dichiarazione di guerra, fatta a gran voce, con le carte ormai tutte scoperte. Non ti avevo mai sentito lasciarti andare così e ho scoperto un’altra cosa: mi piace quando ti sbottoni e diventi volgare, quando ti esce da dentro un maschio così rude. Questo, però, non te lo dirò mai.
    
    Smettila! – Ti ho detto, solo per farti sobbollire ...
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