1. Impasto di tinture


    Data: 10/08/2018, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: Idraulico1999, Fonte: RaccontiMilu

    ... Josephine che ridacchiava in continuazione vedendo i capezzoli di Mirella tonificarsi cambiando colore a ogni passaggio di mano.
    
    La visuale che riscontravo da lì era eccezionale, avevo infatti in primo piano la foltissima peluria della mia maestra, nella parte posteriore spiccavano le due tette che avevano assunto una colorazione astratta e dietro di lei squadravo Josephine, che nel frattempo si era dislocata collocandosi cavalcioni contro il viso di Mirella facendosi leccare deliziosamente la fica. Josephine nel mentre godeva come una forsennata manipolandosi le tette e parallelamente stava scrutandomi essendo in bilico tra la fica di Mirella. Quest’ultima, infatti, era una congiuntura esuberante e sfrenatamente deliziosa, in tal modo stabilii d’allungarmi cercando d’incurvarmi ritmicamente e nel contempo esordii baciando Josephine che si trovava di fronte a me. Celermente agguantai un cilindro di tempera e cominciai a spalmarla sulle tette di Josephine che peraltro apprezzò ben volentieri potenziando i gemiti.
    
    Mirella frattanto era già pervenuta all’orgasmo per il fatto che si divincolava sotto di me, io captavo la sua fica contrarsi risucchiando il mio cazzo al suo interno. Pure io percepivo frattanto il mio seme che ...
    ... s’inerpicava scorrendo lungo i condotti spermatici, eppure non volevo sborrare, facevo di tutto per trattenermi, interrompendo in tal modo un’esperienza così irreale, sorprendente e suggestiva, in maniera tale che non terminasse così presto, essendo noi tutti globalmente inzaccherati di tempera. Josephine mi scongiurò d’entrarle dentro disponendosi nella posizione della pecorina guardandosi indietro, Mirella invece, avendo abbondantemente goduto, si collocò al di sotto di noi iniziando a leccarmi con frenesia il cazzo, durante il tempo in cui entravo e uscivo dalla fica di Josephine.
    
    Quell’insperata sensazione fu fantastica, perché raggiunsi un poderoso e veemente orgasmo in pochi istanti, in quanto un lungo brivido mi percorse tutta la schiena sconquassandomi le membra, giacché fu il preludio ad un’eccezionale e impensata sborrata, che scaricai sul petto di Mirella la quale iniziò a spalmarsi tutto il mio seme sul petto mischiandolo con dovizia assieme alla tempera.
    
    Dopo ci fermammo un attimo e iniziammo a sorridere guardandoci e gioendo a vicenda tutti interamente amalgamati da un miscuglio di tempera, di sperma e di fluidi vaginali. In questo modo avevamo raggiunto la pace dei sensi e dei colori.
    
    {Idraulico anno 1999} 
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