La poliziotta
Data: 25/09/2023,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: eiacul, Fonte: Annunci69
Come sono passato dalla Nutella a una cosa molto più buona. Certo un po’ tardi e non sarà stata la più grande prestazione sessuale della storia, ma è pur vero che la prima volta è comunque una cosa speciale e dopo mi si è aperto il mondo. Nomi di fantasia, ovviamente.
Era l’agosto del 1986, in discoteca si ballava Easy Lady di Spagna e ovunque imperversava La Isla Bonita di Madonna. Con un gruppetto di amici siamo in vacanza a Rimini, per noi a quei tempi era il “divertimentificio”. In un bagno vicino al nostro c’era un altro gruppo di ragazzi che conoscevamo. Una sera decidiamo di andare tutti assieme a ballare alla Baia Imperiale. Questi amici invitano due ragazze che stavano nella stessa loro pensione e bagno.
Tra balli, un sacco di cazzate dette e fatte, bevute e risate passiamo una bellissima serata. Con le ragazze, mai viste prima, sembrava di conoscersi da una vita. Rientriamo che è quasi mattina, due chiacchere per salutarsi e senza accorgercene alla fine restiamo davanti alla macchina parcheggiata io e una delle ragazze, Paola.
Fino a quel momento non l’avevo osservata da quel punto di vista, ma era decisamente una ragazza piacente.
Abbastanza alta, non magrissima, tette abbondanti, un bel culo, molto allegra e socievole e quell’accento emiliano che mi faceva impazzire. Aveva un paio di anni più di me, ma questo non era un problema, ero abbastanza robusto da dimostrare più delle mia età. Tra i tanti discorsi viene fuori che io stavo aspettando di partire ...
... per il militare ed ero stato accettato come ausiliario in Polizia.
-Ma dai, sai che io sto per diventare una poliziotta ?-
In effetti era una notizia dei mesi precedenti che in Polizia erano state ammesse per la prima volte le donne come agenti. Lei aveva vinto il concorso e aspettava l’entrata in servizio.
-Non ci credo. Ci chiamiamo uguale, Paolo e Paola e siamo entrambi praticamente poliziotti. Il destino voleva che ci incontrassimo-
Una sensazione elettrizzante si insinua in me. Iniziamo a passeggiare senza far caso a dove andare chiacchierando ininterrottamente di tutto e di più, le nostre esperienze, entrambi single, ecc. senza cognizione del tempo finché ci fermiamo a sedere su una panchina nella veranda semibuia di un bar chiuso.
Si era chiaramente instaurata una certa complicità. Ci confessammo che io non avevo mai scopato (mentre lo dicevo mi maledicevo, ma una vocina interiore insisteva “Se ci arrivi e poi dimostri di non saperci fare, fai una figura di merda che mezza basta”, meglio sincero e come va’ va’) e lei aveva avuto un ragazzo per diverso tempo ma non si trovavano per il sesso, lui era uno di quelli che pensavano solo a ficcare, venire e via e lei si era scocciata. Nel silenzio i nostri sguardi si incrociarono con una luce diversa, intima. Mi piaceva ed era evidente che anche io avevo centrato nel segno.
-Ho bisogno di darti un bacio- mi butto io.
-Accomodati- rispose lei con un sorriso bello come la luna.
Le bocche si toccarono. Le ...