1. 271 – Francesca: In spiaggia ed a casa


    Data: 25/09/2023, Categorie: Lesbo Autore: 1948, Fonte: RaccontiMilu

    ... vorresti fare qui, in spiaggia? Siamo in un posto pubblico e non possiamo. Sai quante delle persone che ci sono qui vorrebbero fare sesso come noi e chissà quante lo fanno ma non lo dicono oppure dicono che è una schifezza e che chi lo fa è malato”
    
    Roberta intanto se la rideva, ma Rossana imperterrita ha ribattuto “Che problema c’è? Secondo me possiamo farlo. Abbiamo una cabina. Se facciamo a turno possiamo spassarcela!”
    
    A questa proposta Francesca, lungi dall’esser imbarazzata, con grande sorpresa di Roberta ha accettato. L’altra persona che è rimasta sorpresa dalla decisione di Francesca di fare sesso in cabina era proprio Rossana che aveva detto quella frase come una proposta poco realizzabile, secondo lei pensava che fosse pazzesco, quasi non riusciva a crederci.
    
    Il motivo della sua sorpresa era che si sarebbe voluto fare sesso quando avevano finito di farlo da poco a casa.
    
    Poiché l’idea di farlo in cabina intrigava tutte tre, l’esperienza di Rossana tornava comoda. Sarebbero entrate dapprima Rossana e Roberta e Francesca avrebbe aspettato al bar bevendo una bibita, poi Rossana l’avrebbe raggiunta per lasciarle via libera.
    
    Quindi le donne si sono guardate intorno a cercare ciò che non c’era o qualcuno che potesse notare le loro mosse e sculettando si sono avviate alla cabina dove sono entrate con fare sospetto e madre e figlia si sono chiuse dentro.
    
    Francesca, nonostante fosse incuriosita dal vederle amarsi, non se n’è andata ma fingendo di aspettare ...
    ... qualcuno si è appoggiata alla cabina e le ha sentite ridere e scambiarsi complimenti sulle tette. Tra madre e figlia si era instaurata già da qualche settimana una bella gara essendo quelle di Rossana enormi e tonde mentre quelle di Roberta erano state rifatte ed avevano una terza misura gonfia e sollevata.
    
    Francesca che era fuori dopo le battute delle due femmine ha sentito silenzio all’interno della cabina di tanto in tanto interrotto da gemiti soffocati. Nell’agitazione del momento le due urtavano spesso le pareti della cabina e lei intuiva ciò che stessero facendo lì dentro.
    
    Quella situazione ambigua l’ha eccitata e le persone che passavano vicino non sospettando nulla, rendevano maggiore il suo stato di eccitazione eppure dietro quelle sottilissime pareti di legno dipinto, poco più di un paravento, si stava consumando un rapporto lesbo che si sarebbe smascherato se qualcuno dei passanti si fosse fermato.
    
    Intanto Francesca pregustava il mio turno e pensava come farsi sia madre che figlia in contemporanea. Ma come fare? La cabina era troppo piccola per contenere tutte e tre.
    
    Francesca era assorta pensando a quanto fosse arrapata nella speranza che anche la sua mutandina del costume non si macchiasse tra le gambe ed è stata distratta dall’inequivocabile e distinto gemito che accompagna un orgasmo. Il solo aver sentito quel suono particolare che segna un orgasmo l’ha fatta bagnare macchiando il tanga minuscolo ai limiti della decenza.
    
    Per cercare di mascherare ...
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