1. Storia di O. - parte 1


    Data: 24/09/2023, Categorie: Lesbo Autore: Naga, Fonte: EroticiRacconti

    ... gli ordini e gli abiti che avrei dovuto indossare.
    
    Eccomi pronta, truccata e vestita da troia come lui ha voluto.
    
    Un corsetto di cotone nero, attillato e senza maniche, con la zip sul lato posteriore, modella i miei fianchi e le mie tette lasciando scoperte l’ombelico, buona parte del petto, le spalle e la schiena.
    
    Una minigonna plissettata a vita alta lascia scoperte le mie gambe dalla pelle sottile e liscia, coprendomi appena sotto la figa.
    
    Sono senza mutandine . Il mio padrone vuole che provi l’imbarazzo perverso dell’odore di femmina in calore che si sparge intorno a me pungente e accattivante, che il liquore denso sia libero di stillare dalla figa bagnata e scorrere, copioso, a rinfrescare il calore delle cosce. E poi, le mani della libertina che sono destinata a soddisfare debbono trovarmi complice, con la figa e il buco del culo già pronti e disponibili ad essere palpati, vellicati e titillati.
    
    I tacchi a spillo altissimi, con la zeppa, sono di un rosso sgargiante, eccessivo e smodato.
    
    I capelli, lisci, neri e lunghi, sono raccolti a coda affinché le labbra e gli occhi, truccati in maniera pesante, e la mosca, che ho disegnato con la matita sulla guancia desta, spicchino assassini con malizia troiesca.
    
    Un girocollo in velluto nero mi cinge il collo, una giarrettiera in pizzo nero stringe la mia coscia sinistra, una cavigliera di corallo, a grani grossi, mi ...
    ... impreziosisce la caviglia destra: particolari raffinati e impudichi che mi donano un tocco di perversità in più, conferendomi la spudoratezza sensuale della donna di piacere.
    
    Il mio compito: recarmi, mezz’ora prima dell’orario di chiusura, in un negozietto/libreria di genere fetish – di cui mi ha segnato l’indirizzo – e, lì, seguendo il canovaccio che ha approntato, per sommi capi, sedurre la titolare e lasciarmi scopare. In borsa terrò acceso il telefono della chat affinché Lui possa seguire a distanza l’evolversi della situazione.
    
    È l’ora, esco dalla macchina dove lascio il soprabito e mi incammino verso il luogo.
    
    Per suo ordine devo fare l’ultimo tratto a piedi: per essere esposta, per sentire addosso gli occhi dei passanti che la mia sfrontatezza e il mio abbigliamento osceno calamitano tra mormorii, chi di disapprovazione chi di voluttà.
    
    Nel varcare la porta d’ingresso mi arriva un messaggio in chat. “Brava puttanella, fino ad ora stai eseguendo i miei ordini a meraviglia. Continua così” e, di seguito, la foto di me davanti al negozio.
    
    Lui è qui! Mi giro di scatto ma può essere chiunque nella folla.
    
    Oddio, sono in calore! Il mio Padrone è a poca distanza da me, mi osserva e veglia sulla mia depravazione, non lo voglio deludere.
    
    Così pensando, entro.
    
    CONTINUA
    
    Se ci sono donne curiose che vogliono scambiare fantasie o proporre temi scrivetemi a romalazio100@gmail.com 
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