1. Spotlight


    Data: 20/09/2023, Categorie: Voyeur Autore: Yuko, Fonte: EroticiRacconti

    ... invernale.
    
    La situazione si fa insostenibile.
    
    Maledetto giochetto di merda che ci sta straziando e torturando. Io più di te, perché vorrei sentirti dentro, dilatata dalla tua potenza, e tu più di me, costretto ad ascoltarmi miagolare e vedendomi godere senza neanche potermi toccare.
    
    “Toccati la figa, porca!”
    
    Il tuo secondo ordine quasi come una liberazione, una pioggia fredda su un incendio indomabile.
    
    La tua luce balena impazzita e fuori controllo.
    
    Dov'è l'ombelico che si contorce in spasimi di godimento? Dove sono le cosce che si aprono per chiamarti ad entrare dentro di me? Il mio ventre che si distende, il mio bacino che si protende per accoglierti più profondamente?
    
    Il lampo inquadra la mia mano che passa dai peli del pube a quelli che si prolungano sulle grandi labbra.
    
    Con due dita delineo il contorno dei genitali più esterni, mentre le cosce si allargano.
    
    Come un ricettacolo dalla fioritura decennale la mia vulva si schiude.
    
    Mollusco in attesa di inseminazione, di organi maschili, vongola, cozza, conchiglia Saint Jacques, madreperla su morbidezze bagnate.
    
    Perdi la visione della mia bocca, delle dita che giocano sul seno, della lingua che sfugge leccandomi le labbra, dei capezzoli esposti come unghie di felini, dei miei occhi chiusi in atteggiamento di estasi.
    
    E insieme alle mie dita, affondi la luce nella mia vulva satura di secrezioni, serri i denti al rumore ribollente delle mie acque violate dalle dita che si infilano discrete e ...
    ... riemergono lucide e bagnate per tormentare il clitoride.
    
    Le dita aprono il vestibolo e, scura tra le piccole labbra, profonda nella mucosa rossa e sanguigna, si mostra l'apertura vaginale che ti cerca e che ti invoca.
    
    Le dita ci affondano allargandola e quando la lasciano per pennellare i genitali esterni, l'apertura virtuale cela l'orifizio d'entrata.
    
    Filamenti tra le dita, come seta di ragno, si distendono mentre mi accarezzo di nuovo il grilletto, ma la luce si muove per cercare le altre dita, quelle che stringono e tirano il capezzolo, allungandolo fino a misure insospettabili.
    
    I miei gemiti richiamano la luce verso la mia bocca che si apre nell'imminente orgasmo; il respiro si strozza nella prossima esplosione di piacere, e non sai più cosa seguire, se la mia vulva, il mio seno, i miei occhi o la mai bocca, prima che il big bang deflagri in una sequenza di urla strozzate per l'eccitazione prolungata di questo gioco malvagio.
    
    Un ultimo flash inquadra tre mie dita profondamente impiantate tra le mie cosce, poi, in affanno, insegui la concitata sequenza di urla e di espressione dei miei occhi serrati, della mia bocca spalancata e delle convulse contrazioni che mi serrano la nuca consegnando ai tuoi organi percettivi questo orgasmo prolungato.
    
    Il seguito è un curioso vagare di particelle luminose sulla mia pelle sudata, sul mio ventre e sul seno scossi da tardive palpitazioni mentre il respiro si trasforma in un profondo affanno.
    
    La penitenza è pagata. ...