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Prigioniero 1
Data: 16/09/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: maledesire, Fonte: Annunci69
Dominazione violenza e dirty, quindi se interessato vai avanti altrimenti passa ad atro racconto grazie. Nel caso buona lettura e spero con copiosa macchia sullo slip :) Sembrava una burrasca. Non avevo mai visto piovere in quel modo. Maledetta decisione di merda. Gli aerei erano stati cancellati e quindi avevo noleggiato un’auto per cercare di spostarmi e arrivare almeno a Trieste per trovare un volo per Milano. Il cellulare era morto e in quella auto del cazzo lo spinotto non funzionava e il navigatore continuava a bloccarsi. Ultima volta mi indicava di svoltare e ora mi trovavo in mezzo ad una boscaglia. Ero deciso a tornare indietro ma la strada era sempre più stretta e quel grosso SUV necessitava di più spazio di manovra. Non trovavo un punto dove tentare quando ad un tratto dopo una curva trovai un animale fermo e per evitarlo finii fuori strada. L’auto era bloccata e nonostante mille tentativi una delle ruote anteriori era bloccata. Tentai con dei bastoni di smuoverla ma non feci altro che riempirmi di fango e ridurmi fradicio fino alle mutande. Ritornai in auto e decisi di passarci la notte visto che non si vedeva un cazzo. Ero un po’ spaventato ma non c’era altro da fare. Decisi di spogliarmi e mettermi qlc di asciutto. Mi ero appena denudato quando, mentre cercavo di prendere la valigia da dietro i sedili, non credetti ai miei occhi. Vidi dei fanali che ogni tanto illuminavano la boscaglia. Un’auto si stava avvicinando. Cercai di estrarre la valigia per ...
... cambiarmi ma il mezzo era molto vicino. Scesi allora dall’auto e feci appena in tempo ad infilarmi gli slip già bagnati quando un pickup si fermò. Tirarono giù il finestrino e vidi tre ragazzi all’interno. Parlavano in sloveno e non ci capivamo. Mentre quello al finestrino mi parlava notai che gli altri due se la ridevano. Poi mi fecero segno di salire sul cassone e un po’ titubante lo feci visto che altra soluzione non ne avevo. Continuava a piovere e mi misi sotto un telone di plastica che trovai in mezzo a degli scatoloni. Li sentivo ridere tra loro e parlare con qualcuno alla radio del pickup, ma non capivo nulla delle loro parole. Dopo un tempo circa un quarto d’ora la pioggia cominciò finalmente a rallentare e poco dopo sentii il mezzo fermarsi. Mi sollevai e notai che eravamo arrivati dentro un fienile scesi dal pickup mentre lo facevano anche i tre ragazzi. Uno sembrava della mia età 25 mentre gli altri due sembravano un po’ più giovani. Erano di corporatura molto diversa. Mi fecero cenno di seguirli e entrammo in una stanza dove mi fecero cenno di sedermi su una specie di banco di scuola. Uno dei tre sparì mentre i due più giovani fermi sulla porta mi fissavano con occhi di ghiaccio, ogni tanto lisciandosi il pacco che diventava sempre più gonfio non lasciando nulla all’immaginazione. Chiesi se potevo avere qualcosa da bere ma non capivano nulla. Cominciai ad avere paura. Finalmente la porta si aprì ed entrarono il ragazzo di prima, un uomo sulla trentina e uno ...