Rimini rimini 03
Data: 08/08/2018,
Categorie:
Etero
Autore: Sessfa, Fonte: Annunci69
... si poteva vedere la stanza da sopra; vide perfettamente Tania in piedi e potè vedere Fabio, disteso sul lettino a pancia in giù, fino a mezza schiena.
Anche se girato in su Fabio non avrebbe potuto vedere chi era affacciato all’oblò.
Questo le diede maggiore tranquillità e continuò a guardare incuriosita.
Le mani di Tania scorrevano rapide lungo la schiena e lungo le gambe di Fabio unte di olio, sembrava veramente abile e professionale. Il corpo e i lunghi capelli di Tania sembravano danzare al ritmo del massaggio e al ritmo del beccheggio della nave.
“In più è una cabina insonorizzata, non sentono nulla anche se tu urlassi di piacere!” Disse Marco posizionandosi in ginocchio dietro a Erica osservandone il culo spinto in alto mentre era intenta ad osservare quello che succedeva di sotto. “Continua pure a guardare e se finiscono avvertimi” disse serio trasportato da quella visuale.
Gli slip di Erica percorrevano tutto il solco del fondo schiena e la stoffa, che passava tra le gambe, copriva appena la sua vagina.
Il dito di Marco ne toccò il centro esatto, facendo sussultare la ragazza.
“Resta cosi, mi piaci in questa posizione” le ordinò Marco con voce forte e maschile per evitare che si alzasse.
Solo ora Erica si rese conto della sua posizione. In ginocchio con la faccia a terra per guardare oltre l’oblò ed il suo culo in alto, completamente esposto. ‘Mi piaci in questa posizione!’ quelle parole erano dentro di lei, le sentiva volgari; si sentiva lei ...
... volgare, si sentiva maiala, porca e tremendamente vogliosa. Sentiva la voglia Marco, lo voleva dentro di lei.
La mani abili di Marco cominciarono ad accarezzare le dolci curve di Erica facendole rabbrividire la pelle. Erica sentiva le mani ruvide e forti di Marco e l’eccitazione aumentarle dentro. Il seno a penzoloni ondeggiava a ritmo della “Luna” mentre i capezzoli sempre più gonfi sfioravano il cromato infisso dell’oblò.
Gli slip scivolarono lungo le due morbide gambe senza nessun timore.
La sua intimità ora erano completamente esposte al sole caldo e agli occhi di Marco che si gustò per qualche istante ogni piccolo millimetro di quel profumato paradiso di sesso.
Erica sentiva il vento solleticare la sua vagina umida, percepiva il calore del sole baciale l’ano volgarmente esposto, immaginava gli occhi di Marco osservare le sue tenere e succose carni.
Improvvisamente si sentì sprofondare nel piacere quando la calda lingua di Marco cominciò a giocare attorno al suo sesso, la sentiva avvicinarsi pericolosamente al suo ano per poi percepirla sempre più vicina al suo clitoride.
Erica cominciò a respirare piano, le sembrava di catturare ancora di più il piacere, sentiva la lingua spostarsi piano e, sapientemente, inarcò la schiena allargando per quello che riusciva le natiche per esporre in modo sempre più osceno il suo sesso.
Marco non se lo fece ripetere e affondò subito la sua lingua nel mare di nettare tra le lebbra di quella vagina aperta dalla voglia, ...