Pioggia
Data: 15/09/2023,
Categorie:
Lesbo
Sensazioni
Autore: Adele, Fonte: RaccontiMilu
... consegno la busta, ad una hostess che firmata la ricevuta, corre agli imbarchi. Ora una bella tisana bollente me la sono proprio meritata. Vado al bar, e mentre sorseggio piano, scaldandomi le mani con la tazza, vedo Martina, seduta ad un tavolino, con un uomo molto più grande di lei, direi un anziano. Penso al suo vecchio insegnante di cui mi ha raccontato, quello con cui ogni tanto esce. Vedo che parlano un po’ concitati, e che lei ha gli occhi lucidi, di chi ha pianto, o sta per farlo a breve. Lui sembra calmo, e dopo un altro po’, le dà una carezza lieve, si alza e si allontana, verso la zona degli imbarchi. Martina resta seduta,al suo tavolino, con lo sguardo fisso nel vuoto, poi dopo qualche altro minuto si alza e se ne va verso l’uscita. Avrei voluto fermarla, chiederle cosa stesse succedendo, ma poi mi sembrava di intromettermi in una faccenda che non mi riguardava, e l’ho lasciata andare, pensando alle due ore di pioggia che mi restavano da affrontare. La pioggia si è trasformata in un grosso temporale, che poi è diventato una specie di piccolo tornado. Il vento ha abbattuto alcuni grossi alberi secolari, che costeggiano il vialone che riporta in centro. Il traffico è bloccato, camion dei pompieri cercano di farsi largo in mezzo al caos, luci di lampeggianti, emettono bagliori bluastri nella luce sempre più fioca dell’imbrunire. Ho trovato riparo nell’androne di un grosso palazzo, e con la radio ho avvisato che per oggi le consegne erano finite. Mi hanno ...
... rassicurata, dicendomi di non preoccuparmi, che era tutto bloccato, la corrente era saltata, e la gente aveva chiuso tutti gli uffici. “Se rimetteranno tutto a posto ci vediamo domani”. Rientro a casa e la corrente ancora non è tornata. Accendo alcune candele, e nella loro penombra tremolante mi spoglio e mi infilo sotto al piumone. Lentamente il corpo mi si riscalda, mi rilasso, e quando mi sto per addormentare sento la porta che si apre, e Martina che entrando chiede se sono già rientrata. Le dico che sono a letto, e allora lei si affaccia alla porta, aprendola piano, e vedo che è completamente bagnata, gronda acqua dai vestiti, e ha l’espressione di qualcuno che ha pianto per delle ore. Le dico di correre in bagno, che cosi avrebbe allagato la casa, che le avrei portato dei vestiti asciutti, un accappatoio. Quando la raggiungo si è spogliata, i suoi vestiti sono in terra e mi guarda con aria smarrita, tremando, non sapendo cosa fare. Non l’avevo mai vista nuda, nonostante la convivenza, non siamo mai diventate intime, come di solito si fa tra amiche. L’avvolgo nell’accappatoio caldo e asciutto e inizio a frizionarla, strofinandola con le mani, asciugandole i capelli che grondano acqua. Martina è filiforme, ha due tettine sode e appuntite, e un ciuffo di peluria nera le copre il pube. Vedendola nuda, per la prima volta mi sembra di intravedere anche quei lati nascosti, che finora ha tenuto dentro di sé, quel suo qualcosa che non ha mai lasciato trasparire,ma che inconsciamente mi ...