1. Freddo e liscio sulla pelle


    Data: 13/09/2023, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Autore: Zio_di_Bologna, Fonte: RaccontiMilu

    ... me, tu sali. Sali con il cazzo all’altezza del mio viso e lo affondi nella mia bocca. La scopi questa mia bocca fino in fondo, come fosse un’altra figa, dentro e fuori, mentre con il naso e la faccia affondo nelle tue palle e nel tuo culo… Lascio andare il cazzo e prendo in bocca prima una palla poi un’altra, poi mi concentro sul tuo culo, lo so che ti piace fartelo leccare. Te lo lecco per bene, voglio sentirti eccitato come lo sono io.
    
    Lo sei ora, lo sei… Lo sento che lo sei…
    
    Mi fai stendere, sei silenzioso per qualche istante, prendi un cuscino lo pieghi e me lo posizioni sotto la nuca, ti lascio fare incuriosita… Ti siedi dietro la mia testa e stendi i capelli, mi accarezzi, sento i tuoi baci e la tua bocca sul collo… Chiudo gli occhi e mi lascio andare… E’ in quel momento che due scosse arrivano una dopo l’altra a risvegliare il mio cervello che stava andando in pausa… prima un capezzolo e poi l’altro strizzati in modo spiccio, forte più del solito, quasi dispettoso. Strizzavi e giravi, sollevando le tettone come per allungarle. Si erano appena sopite le scosse quando ti sei letteralmente seduto sulla mia bocca: il tuo cazzo puntava verso le mie tette e la mia bocca poteva solo succhiare e leccarti il culo. Sento del liquido freddo tra le tette, tanto… Era il gel (ecco cos’eri andato a prendere prima). A piene mani, stringendo i capezzoli come un forsennato, hai unito le mie tette unte e scivolose per il gel e ci hai infilato il cazzo in mezzo. Le mie tette ...
    ... trasformate in una figa gigante… Strizzate, impastate come si fa per fare il pane, siano benedette le mie tette chiavate! Mai nessuno mi ha preso così: i capezzoli devastati, la bocca a tratti soffocata dal tuo culo, la mia lingua che ti lecca il culo e scorre verso le palle seguendo le tue spinte, alterno orgasmi a dolore, come una marea che sale a onde. Sono solo piacere e dolore sottile, mi stai facendo diventare un buco di carne, come dici tu.
    
    Il tuo buco di carne.
    
    Decidi che &egrave il tempo di possedermi, mi fai mettere alla pecorina, mi slacci le scarpe e resti qualche secondo in adorazione del mio culo, lo accarezzi con quella luciferina dolcezza che hai. Quatto belle manate di dritto e rovescio mi distolgono dalle carezze lasciando quei bei segni rossi, e mi penetri da dietro. Solo pochi e forti colpi, non vuoi venire e così e rallenti il ritmo delle spinte… Diventa una danza, mi entri nel culo, nella figa, senza mai fermarti troppo dentro.
    
    Non &egrave ancora tempo di venire, ed allora cambi gioco… Una volta feci l’errore di confessarti che ho paura del buio, ovviamente il porco che &egrave in te non l’ha dimenticato… mi chiedi di bendarmi e legarmi. Sono venuta tante volte che puoi chiedermi di fare qualunque cosa… Mi togli il reggicalze e le calze e mi tiri su dal letto, mi porti nel centro della stanza, adesso sono completamente nuda, mi bendi e mi leghi le mani sopra la testa, in questa posizione le mie tette sono quanto mai esposte e mi sento un po’ come ...