1. Pomeriggio di passione - 2^ parte


    Data: 12/09/2023, Categorie: Tradimenti Autore: kaisersose, Fonte: Annunci69

    ... penetrata. Infilai il preservativo, lei si mise a pecorina sul letto e io la presi da dietro. Per la terza volta in quel pomeriggio la presi per i fianchi, stavolta lo facevo mentre il mio cazzo ritmava i colpi nella sua fica colante di piacere. “E’ bellissimo, continua” implorò Ambra, e io aumentai il ritmo, in questo vorticosa danza del sesso. Si teneva aggrappata alla testiera del letto, il mio movimento faceva ondulare il letto. Cambiammo posizione, la presi alla missionaria, con le sue cosce allargate e di nuovo gli occhi-dentro-agli-occhi. In quella posizione potevo baciarle i capezzoli e anche limonare con lei: eravamo in preda all’eccitazione più totale, lei urlava il suo godimento e poco dopo arrivò la mia eiaculazione. Lo tirai fuori in tempo per togliere il preservativo e scaricare tutto il mio sperma sulle sue tette meravigliose.
    
    La aiutai a ripulirsi, e restammo sul letto fianco a fianco. Nudi, a coccolarci reciprocamente. Contenti ma non del tutto appagati. Il nostro incontro, il primo reale dopo tanto virtuale, non era certo finito. Dopo una ventina di minuti le nostre carezze reciproche si fecero più audaci, dolci ma eccitanti.
    
    Con le dita ripresi a stuzzicarle la fica, pronta per essere stimolata ancora. Cominciai solo con le dita, poi anche con la lingua. Riprese a bagnarsi, allora la esplorai con due dita, e poi con tre. Godeva, urlava, mi diceva ...
    ... “continua, fammi impazzire”. Decisi di stimolare anche il buchino più stretto, sapevo che piaceva. Un ditino malandrino si fece spazio nel culo, lei ebbe uno scatto col bacino ed esclamò “ohhh siiiiiì”. Era il segnale, con dolcezza continuai a stimolarle il buco stretto, lei si rilassò completamente e fu facile penetrarla con due dita, aumentando progressivamente il ritmo. Due dita nel culo, tre nella figa, le lenzuola completamente umide, il piacere che colava, le sue urla di godimento.
    
    “Ti prego, mettimelo nel culo” dissse Ambra ormai in preda all’eccitazione più totale. Il mio cazzo era durissimo, pronto a esaudire il suo desiderio: infilai il preservativo e con delicatezza la penetrai nel buco stretto, spingendo sino in fondo. “Sììììì” esclamò lei, ed io iniziai a dosare i colpi, penetrandola nuovamente con lei a pecora. I miei colpi alternati a qualche schiaffo alle sue chiappe, lei che mi incitava a farlo ancora, le sue tette ballonzolanti. Spingevo e lei godeva, urlava, ansimava. “Vengo, dio mio come vengo” esclamò durante l’orgasmo, e pochi secondi dopo esplosi di piacere anch’io: la abbracciai mentre sborravo, in estasi per uno dei più begli incontri sessuali della mia vita.
    
    Dopo altre carezze e una doccia, ci rivestimmo e la riportai a casa. Questa volta in auto non successe più nulla. Eravamo completamente appagati, e lo potevi leggere nei suoi occhi quanto nei miei. 
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