1. Scandali


    Data: 10/09/2023, Categorie: Anale Sesso di Gruppo Tabù Autore: antonio_fusco, Fonte: xHamster

    ... di nave vichinga. Entro in lei, piano, che la sua fessura sia la vela che s'innalza sull'albero maestro. Piano perché il vento non la rompa. Ma inesorabile perché il vento la gonfi. Mi muovo dentro di lei, la mia carne diviene la sua. La sento vibrare, la sento godere, la sento vivere. Si alza sempre più il vento e con il vento si alzano i gemiti e le onde. Il respiro diviene rabbioso, le sue mani catturano i seni, come a volerli punire per non essere piacere, come a volerli implorare di godere con lei. Avverto il suo orgasmo, lo avverto salire veloce ed impetuoso come la marea dell'oceano. Le sue carni si contorcono e si dilaniano. Affonda dita e unghie nella mia pelle. I suoi graffi sono carezze ed ogni carezza sospiro. Gode, pienamente. Gode, intensamente. Gode ed io con lei. Spargo il mio seme sul suo seno e sulle sue labbra. Entro in lei, a raccogliere gocce d'umore, poi gliene faccio dono. La notte è lunga. Saranno mille e uno gli amplessi da consumare. Quando lo sfinimento dei sensi ci avvolge, mi abbandono al suo fianco, per riposare. Quando le prime luci dell'alba rompono le tenebre all'orizzonte la prendo tra le braccia. È tempo di tornare. Il volo è più breve, la notte sta finendo. La poso sul suo letto, la copro con il suo lenzuolo. La osservo un'ultima volta, mentre le accarezzo la fronte con un bacio lieve. Esco dalla stanza mentre la sveglia riporta Camilla alla vita. Lei si alza, sente il corpo teso, ma una tensione piacevole. Istintivamente si tocca tra le ...
    ... gambe, scoprendo l'intensità dei suoi umori. Sorride, ha ancora sulle labbra il sapore del piacere. Una notte è trascorsa ed un giorno nuovo le si apre davanti. Tutti i suoi dubbi sono lì, dove li aveva lasciati. Le sue domande sono ancora tutte in fila, aspettando risposte. Ma per una notte il suo mondo è stato il mio. Il sole splende, forse a qualche domanda potrà rispondere con qualche dubbio e a qualche certezza dare il senso che merita. Ieri sera Enzo voleva chiamarla. Non lo ha fatto. La ama ma la teme. Teme che il suo essere così profondo lo faccia scomparire tra voragini di domande. È lì sul letto. In tutto il giorno ha avuto la tentazione di chiamare e la speranza di essere chiamato. Nulla. Solo un giorno in più. Un altro giorno che cade dal calendario. Uguale al giorno prima. Ci sono volte che vorrebbe fuggire, nascondersi su una stella. Ma poi le luci dell'alba gli ricordano chi è. Un operaio, sospeso tra le otto ore e gli straordinari per pagarsi la casa. Guarda dalla finestra le luci della città che si vanno spegnendo. Non ha voglia di uscire. Fuma l'ultima sigaretta nel buio. Il rosso braciere che si ravviva ad ogni boccata detta il ritmo ai suoi pensieri. È tardi e vuole dormire. Ma il sonno più lo cerchi e meno lo trovi. Pensa a Camilla, ma il pensiero lo turba. Accende la luce. Fruga in un cassetto per cercare da leggere. Inciampa in un rivista porno, ricordo del servizio militare. La sfoglia, domandandosi come saranno adesso quelle tette patinate. Percepisce ...
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