1. Giocando a calcio - 6


    Data: 05/09/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Marcus95, Fonte: Annunci69

    ... Giorgio.
    
    «Va bene ma no fare tardi» replicò suo padre.
    
    Giorgio sparì nella sua camera e Andrea si chiuse in bagno. All’interno si guardò allo specchio e vide che il suo pacco era decisamente più grosso del normale e sul davanti dove c’era la sua cappella c’era un piccolo puntino nero di precum. Andrea rise nell’essersi fatto vedere da suo figlio con una punta di precum sulle mutande. Si avvicinò al cesto delle cose sporche e prese i boxer del giorno prima. Erano neri e avevano ancora il fantastico odore di palle sudate e di uomo. Ma c’era un problema. Erano belle nitide, non c’era traccia di precum o di sborra.
    
    Con i boxer in mano ritornò in camera sua e si chiuse dentro. Non voleva essere visto da suo figlio mentre si masturbava. Almeno non in quel momento. Si buttò sul letto e tolse le mutande grigie. Prese quelle nere e se le portò al naso. Inspirò profondamente e sentì il pungente odore delle sue palle.
    
    Si prese il cazzo tra le mani che già stava iniziando a svettare. I suoi addominali erano contratti e le sue gambe pelosette erano divaricate mentre lui era sdraiato sul letto. Le mutande sulla faccia spigolosa e il pisello tenuto in mano.
    
    «Adesso tuo padre ti fa vedere come cazzo ci si sborra nelle mutande» disse a bassa voce Andrea per non farsi sentire.
    
    La sua mano partì dagli addominali e iniziò a scendere fino ad arrivare ai suoi peli pubici. Erano presenti ma solo sul pube e non sull’asta. Erano molto corti perché Andrea li teneva molto curati. ...
    ... La sua mano scese ancora e incontrò il suo cazzone. Lo percorse tutto e arrivò alla sua cappella già lucida per tutto il precum. Andrea oltre a sborrare un sacco faceva tantissimo precum. Forse era dovuto dalla sue palle grosse.
    
    «Vedi figliolo, questo è il cazzone di tuo padre. 23 centimetri di minchia dura e sempre pronta a scopare. Guarda quanto è grosso e quanto tira».
    
    Il cazzone di Andrea svettava dritto perpendicolarmente al suo corpo. Il cazzo non era solo largo ma bello lungo per arrivare a 23 centimetri. La cappella era grossa e rosea. Se lo teneva in mano e lo massaggiava. La sua mano lasciò il suo cazzone bagnato e passò ai suoi gioielli: le sue palle.
    
    «Un’altra cosa di cui andare fieri sono questi coglioni. Guarda come sono grossi e penzolanti. Questi coglioni» diceva mentre li faceva passare sulla mano «sono quelli che producono la mia sborra e io ne faccio tanta».
    
    Andrea si lasciò andare anche le palle e rimase a gambe aperte a guardarsi il cazzone e le palle.
    
    «Ora papà ti mostra come usare questo armamentario. Con un cazzone come il mio e delle palle che fanno invidia anche a un toro, tutti gli uomini, per invidia, e le donne per gola, saranno ai tuoi piedi. Ora preparati che ti mostro come si masturba un vero uomo» disse Andrea.
    
    Prima di passare alla sega si tirò uno schiaffo al cazzo duro che oscillò prepotentemente da una parte all’altra. Il suo cazzo molto duro come solo quello di un uomo sa essere. Era talmente turgido che le sue vene ...
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