1. Il prezzo della sottomissione (parte 10)


    Data: 07/08/2018, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Kugher, Fonte: EroticiRacconti

    ... soddisfatto anche lui.
    
    “Brava piccolina, sei stata bravissima”.
    
    Giorgio non seppe mai nulla di quella serata.
    
    Simona la elaborò solo nei giorni successivi e lesse negli accadimenti ciò che le faceva piacere, cioè l’espressione della sua sottomissione, si sentiva parte di quel gruppo nel suo nuovo stato, con il suo nuovo ruolo, utile per gli altri e, quindi, a sé stessa.
    
    Provò eccitazione per quanto accaduto e la raccontò al Padrone, un giorno, ad un tavolino in un caffè della piazza centrale, con le persone che passavano e qualche uomo che la ammirava.
    
    “Siamo tutti molto contenti di te Simona, nel tuo nuovo ruolo nel nostro gruppo, dove ognuno ha il suo. Viviamolo bene questo rapporto che ci unisce e, nel privato, sii sempre deferente con noi, sottomessa, quale tu sei”.
    
    Si sentì bagnare dove avrebbero dovuto esserci le mutandine.
    
    “Domani sera ci sarà un ricevimento privato dal Prefetto. Saremo una trentina. Vieni da me alle 19”.
    
    Montagne russe. Esaltata ed ammirata in pubblico, sottomessa e umile in privato.
    
    “Sì, Padrone”, parole pronunciate a sguardo già abbassato.
    
    “Andiamo a casa, ho voglia di usarti”.
    
    Bagnata.
    
    Mise il suo miglior vestito per l’occasione anche se, sapeva, la sua eleganza era data dalla bellezza, mentre quella delle altre donne dai vestiti firmati, dai gioielli e dalla coscienza del potere che avevano.
    
    Passarono a prendere Monica. Suo marito non ci sarebbe stato.
    
    Appena entrati in casa la donna le diede uno schiaffo ...
    ... ricevendo, in cambio, uno sguardo stupito.
    
    Fu Niccolò, con calma, a spiegarle che, in quel momento, si trovavano in privato e, quindi, era la loro schiava.
    
    “Bacia i piedi alla Padrona”.
    
    Non se l’aspettava.
    
    “Vorrei evitare di slacciarmi la cinghia”.
    
    Si abbassò subito e baciò i piedi già coperti dalle costose calze ma ancora nelle ciabattine. Fece per rialzare la testa ma la donna le pose la calzatura sulla nuca per tenerla giù.
    
    “Non ti ha spiegato il Padrone che devi essere sempre deferente con noi?”
    
    Non serviva una risposta.
    
    In cortile, vicino all’auto, nuovamente la Padrona la guardò con occhi duri.
    
    “Non mi apri la portiera?”
    
    Simona si sentì umiliata ma eseguì.
    
    “Niccolò, credo che questa schiava abbia bisogno di una ripassata delle regole”.
    
    “Credo anche io. Al ritorno dal ricevimento le darò qualche frustata”.
    
    La frusta era ormai una costante le cui risultanze Giorgio vide ogni tanto, mentre la moglie si cambiava e non certo mentre facevano sesso in quanto l’accesso al suo corpo era ormai precluso.
    
    Non ci fu bisogno di alcun ordine quando, arrivati al luogo dell’evento, Simona scese velocemente per aprire la portiera a Monica.
    
    All’ingresso incontrarono quale prima persona il sottosegretario che fece il baciamano ad entrambe le donne. Dopo che Monica si fu allontanata per andare a salutare l’amico Prefetto, il politico fece i complimenti a Simona, insistendo per prendere qualcosa da bere assieme a lei.
    
    Montagne russe. Ammirata ...