Rientro a casa
Data: 27/08/2023,
Categorie:
Racconti Erotici,
Autoerotismo
Sensazioni
Autore: Lia, Fonte: RaccontiMilu
Ritorno a casa.
Sono rientrata accaldata mi sono tolta le scarpe nell’ingresso e a piedi nudi vado verso la camera. Mi sono appena seduta sul letto dopo una giornata di lavoro e mi fermo a pensare. La finestra è aperta, si sente il rumore del vento che viene e che va, rumoroso e silenzioso insieme. A tratti muove le foglie degli alberi come se volesse fare sentire la sua presenza e imporsi sulle stanche cicale. Come è possibile? Cicale e vento insieme? La natura mi stupisce sempre. Le cicale padrone delle afose giornate estive stasera convivono con un fresco vento che di estivo ha ben poco. Sto inconsapevolmente aspettando un messaggio che non arriverà. Perché lo aspetto? Perché siamo costantemente in attesa di qualcosa da cui dichiariamo di voler fuggire, sempre? Mi sgancio la camicetta lasciando libero il seno non ho il reggiseno e sbottono i jeans che ora sembrano starmi strettissimi e mi gusto il senso di libertà che mi sembra investirmi aprendo i bottoni. Continuo a pensare che non vogliamo relazioni, non vogliamo innamorarci per poi soffrire, ma cerchiamo l’amore, sempre. Lo cerchiamo negli amici, negli sconosciuti, nelle persone che incontriamo casualmente al bar, alla stazione di servizio, al ristorante, negli angoli dei sorrisi e in quegli occhi che ci sembrano brillare un po’ di più. E allora tu che tanto ti imponi, che credi di essere forte e resistente alla fine cedi, il messaggio lo mando tu perché non sai aspettare. Mi corico nel letto e sfilo i jeans alzando ...
... le gambe verso l’alto, faccio fatica a sfilarli, un po’ il caldo un po che sono proprio molto skill questi jeans, mi guardo le gambe e i piedi, tenendoli in alto, da questa strana prospettiva, sono già abbastanza abbronzata e lo smalto bianco alle unghie dei piedi spicca decisamente bene. Prendo il cellulare girandomi a pancia sotto e controllo che ci sia campo……..5 tacche come al solito, ma tutto tace. Non sempre siamo realmente innamorati, anzi quasi mai, cerchiamo consenso, vogliamo essere accettati e amati. Non vogliamo amare per forza, ma essere amati con forza. Ci piace da morire questa sensazione, faremmo di tutto pur di essere desiderati e al centro dei pensieri di qualcuno, siamo maledettamente egoisti! Mi sono rigirata supina una mano corre sul seno e sento di avere i capezzoli inturgiditi questi pensieri mi turbano ma mi eccitano in contemporanea, lui non mi chiamerà stasera tra poco esco e vedo di cercare di incontrarlo rimanendo stupita di incontrarlo, come farà lui probabilmente, ma ora il la mia testa ha bisogno di consolare la delusione, la mano corre verso il basso e mi massaggio da sopra le mutande il mio monte del piacere, ho quasi un brivido, la mano risale verso il seno dove i capezzoli oramai sono decisamente inturgiditi, toccandoli desidero che sia la sua mano a farlo. Ci sentiamo realizzati solo se qualcuno ci da le sue attenzioni e contraccambia quello che noi fingiamo, almeno in parte, di provare. Tengo gli occhi chiusi e mi tolgo sia la camicia che ...