1. Un giorno speciale


    Data: 26/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: sposatobicurioso, Fonte: xHamster

    ... di nuovo duro. Mi impegnavo e sembrava funzionare, lo sentii agitarsi e aumentai la velocità. Mi prese la testa con le mani, mi fermò. Sei bravo, ma non berrai il mio sperma, non adesso. Ora devi godere ancora, col culo, perché, credimi, sei fatto per prenderlo nel didietro: solo chi è come te gode senza toccarsi. Non temere non ti farò male. Alzati e togli l’accappatoio.
    
    Mi baciò a lungo carezzandomi la schiena e le natiche. Poi mi fece inginocchiare sul divano appoggiandomi allo schienale. Lo senti abbassarsi dietro di me. E poi sentii che mi accarezzava le chiappe: con una mano mi prese il cazzo. Io emisi un gemito di goduria e quasi gli venni lì. Lo tirò indietro, sotto le gambe, continuando a masturbarlo. E lì fece una cosa fantastica, cominciò a succhiarlo, così di brutto, con foga. Lo leccava, lo succhiava, ma nel farlo mi leccava anche tra le chiappe, che continuava a palparmi voracemente. Oh Andrea mi fai godere, mi piace. Lo so disse. Ma ora ti inculerò e vedrai che ti piacerà ancora di più. Vuoi? Io lo volevo, volevo sentire ancora il piacere della doccia, più forte ancora, dissi si dai. Ok ora ti spalmerò un lubrificante tu cerca di rilassarti. E cominciò a lavorarmi il buco con un dito. Come lo sentii entrare gemetti e il mio cazzo balzò ulteriormente in su. Disse so che ti piace ma non venire, resisti. Così strinsi i denti e presi a godermi quel massaggio. Ben presto si aggiunse un secondo dito e poi un terzo. Io inarcavo spontaneamente i lombi, e ogni ...
    ... volta che facevo per toccarmi Andrea diceva no, godi col culo, dai. E io ansimavo si si. Poi disse ora arrivo, rilassati. Lo sentii armeggiare dietro di me e poi le sue mani che mi aprivano un po’ le natiche. Eccomi disse, rilassati e non ti farà male.
    
    Sentii la sua cappella appoggiarsi al mio buco: tremavo di paura ed eccitazione. Sentii che spingeva, faceva male ma strinsi i denti . Ecco,disse, ora entro.Rilassa lo sfintere, come se dovessi evacuare, ok siiiiii, bravo. Era entrato, solo la cappella, ma piano piano entrò tutto. Senti come entra, piano piano, come pulsa, lo senti? Io ero così eccitato che neanche sentivo più il dolore. Così mi venne naturale inarcarmi e andargli incontro farlo entrare di più ancora. Lo sapevo che ti sarebbe piaciuto, sei fatto per questo lo sai? E io lo capii. Capii che quello era la cosa che più di ogni altra mi piaceva: niente poteva essere meglio. Si, gli dissi, entra, tutto e non smettere. Andrea affondò ed io sentii le sue palle contro le mie chiappe: ancora di più mi eccitai, non sentivo più alcun dolore, solo volevo che non smettesse. Dai dai, ora pompava a pieno ritmo, e quando lui spingeva io inarcavo per farlo affondare. Mi afferrò i capelli, piano ma con decisione mi tirò la testa indietro: mi stava letteralmente montando, come una cavalla in calore. Ed io lo incitavo si si dai dai. Ti piace non è vero? Andrea si stava preparando a venire, lo sentivo perchè aumentava il ritmo dei suoi colpi.
    
    Andrea, gli dissi, voglio venire, si ...