Il furto 2° puntata
Data: 23/08/2023,
Categorie:
Cuckold
Dominazione / BDSM
Etero
Autore: whitefeather, Fonte: RaccontiMilu
... farò vivo io!” Ma mentre stavo per il maledetto sbirro mi fulminò: “Ah, quasi mi dimenticavo..il suo amichetto, Muhammar El Rashid, è stato ricoverato stanotte alle 03:00 per overdose di coca..e per essersi sparato ud un piede” Rimasi di sale: quindi per la Polizia il legame tra me e Muhammar non era solo quello del ricatto con le foto, c’era di mezzo anche la sparatoria… Mi fermai e tornai indietro verso la scrivania: “ Come è successo? “ “Forse dovrebbe essere lei a dirmelo…testimoni hanno parlato di una donna che è stata vista uscire dalla porta posteriore della discoteca dove El Rashid gestisce i suoi traffici…per caso era lei quella donna? C’era della biancheria intima particolarmente sexy nella stanza dove El Rashid è stato trovato…” mentre parlava l’ispettore si era avvicinato a me e, sottovoce mi sibilò all’orecchio: “Penso che dovrò guardare con attenzione le foto della chiavetta…potrei trovare delle corrispondenze tra quello che abbiamo trovato e quello che indossi nelle fotografie….” Eccomi fregata…altro che un avvocato mi ci sarebbe voluto…rischiavo di finire sui giornali: “La sexy prof nel giro della droga” “Perde la testa per un suo ex alunno” avrei perso il lavoro…e potevo anche finire in carcere… Onde evitare un secondo capogiro che avrebbe potuto farmi rotolare per le scale del commissariato mi risedetti sulla poltroncina. “Come vedi sappiamo parecchie cose su di te – il passaggio dal lei al tu era ...
... significativo -, considera che noi siamo professionisti, tu la dilettante: non hai speranze, quindi cerca di farmi perdere troppo tempo: come vedi siamo soli, nessuno verbalizza: racconta alla svelta e poi ci saluteremo da buoni amici….spero” A quel punto non vedevo via d’uscita: raccontai del ricatto, del fatto che i rapporti sessuali che avevo avuto con Muhammar era essenzialmente dovuto alla necessità da parte mia di fargli credere di potersi fidare ciecamente di me, in modo che quando sarebbe cominciato il traffico di droga con la mia auto, avrei potuto denunciare la cosa senza che lui sospettasse che fossi stata io a tradirlo, purtroppo il ragazzo aveva esagerato la sera della discoteca, mi aveva picchiata e mi avrebbe massacrato sotto l’effetto della coca e io, per difendermi dalla sua furia ero stata costretta a ferirlo, tirandogli dei calci alla cieca con i tacchi delle mie scarpe: lui aveva impugnato la rivoltella, ma era strafatto e prima aveva sparato verso di me senza colpirmi e poi mentre crollava a terra, si era sparato a un piede. L’ispettore sembrò abbastanza convinto del mio racconto, si alzò, mi accompagnò alla porta e disse: “Direi che il nostro rapporto è molto migliorato, da quando hai deciso di raccontare la verità, bene, vai in vacanza, ma non troppo lontano: ci dobbiamo rivedere!” E così la mia brevissima carriera di “donna del gangster” stava per trasformarsi ne “La donna dello sbirro”…complimenti Franca!