LA CHAT – Episodi 3 & 4
Data: 23/08/2023,
Categorie:
Erotici Racconti,
Dominazione / BDSM
Racconti Erotici,
Autore: AlphaMaster1964, Fonte: RaccontiMilu
... la gonna e feci per farmi l’ultima foto. Ma mi fermai, mi chiesi quando la mia mente avesse ceduto, trasformandomi in una che faceva certe cose. Ma nonostante questo, volevo farlo. La mia fica voleva. Anzi, volevo sentirmi fare dei complimenti, dirmi che ero stata brava. Avevo la gonna alla vita, nuda da li in giù e mentre con una mano reggevo il telefono per il selfie, con l’altra mi allargai le labbra della fica, oscenamente, come una troia senza ritegno. Poi un’altra foto, con due dita dentro. E un’altra, dove mostravo le dita praticamente gocciolanti in primo piano. Misi via il cellulare, mi asciugai la vagina (e lei mi implorò di masturbarla, ma le risposi che lo avrei fatto a casa) mi lavai le mani, misi via il telefono ed ancora in preda ad una tempesta di emozioni e sensazioni uscii per fare la spesa. Speravo che l’odore del mio sesso non si sentisse come pareva invece di sentire a me. Comprai un po’ di roba che non mi sarebbe neanche servita, e mi dimenticai di metà della lista che avrei dovuto comprare. Il cuore galoppava, il respiro era pesante.
Andai alla cassa, pagai e mi trovai di nuovo nel parcheggio. Bloccai in partenza il solito tipo che voleva portarmi il carrello alla macchina, proprio non era il caso, ed arrivai alla station wagon di famiglia. Sistemato tutta la spesa nel bagagliaio mi calai di nuovo nell’auto, e partii. Porca miseria, non avevo messo il fazzoletto di carta sotto la mia micia, e sentivo già che si era appoggiata sulla gonna. Sperai che ...
... non riuscisse a bagnarla, e corsi a casa più veloce che potevo, compatibilmente con il traffico. In qualche minuto ero nel parcheggio sotto al condominio. Ero eccitata, ed ero convinta di essere impazzita, ne ero ormai certa. E volevo che il Master mi dicesse che ero stata molto brava. Lo agognavo. Quindi facendo finta di niente presi il telefono, me lo misi tra le gambe mentre ero seduta in auto e feci un’altra foto dentro la gonna, proprio alla fica. E partì il flash! Oddio! Guardai intorno, c’erano un paio di persone in cortile, ma erano lontane e non mi pareva che fossero girate a vedere me. Tremavo, ma dovevo arrivare a casa. Uscii con cautela dall’auto, e mi avviai.
Tragitto abbastanza tranquillo, incrociai un solo condomino, ma pareva sprofondato nei suoi pensieri, e mi sembrò che non mi notasse. Arrivata a casa e chiusa la porta alle spalle crollai in ginocchio. La tensione nervosa abbandonandomi di colpo mi lasciò spossata e senza forze, ma con una eccitazione selvaggia a dir poco. Scalciai le scarpe, mi tolsi la gonna e nel metterla via mi accorsi che dietro si vedeva chiaramente una chiazza di umido. I fluidi della mia vagina avevano avuto ragione della stoffa. Mi sentii svenire, ma anche sull’orlo di un orgasmo mai provato. La mia mano prese il telefono, mi girai con la gonna nell’altra mano e lo sfondo bianco, e feci una foto del disastro che avevo compiuto sull’indumento. Mollai il telefono e la gonna e le mie mani si avventarono sul mio sesso, con una mano ...