1. Club gay di berlino


    Data: 20/08/2023, Categorie: Gay / Bisex Autore: Jverne70, Fonte: Annunci69

    ... caldo arrivare.
    
    Il tizio si stava dando gli ultimi colpi di sega prima di venire, non lo avevo capito.
    
    Istintivamente, con molta voglia cercai di avvicinare la mia bocca al foro in modo da beccarmi almeno gli ultimi skizzi in bocca. Così fù, un paio di bei schizzi di cremina calda mi rimasero nella boccuccia golosa. Assaporai ed ingoiai.
    
    E via il primo.
    
    Avevo deciso di cenare in quel posto quella sera.
    
    Il pasto fuori, come forma, non era poi tanto differente, gli immancabili wurstel.
    
    Attesi un po’, capii in quell’esperienza che il “traffico “ andava ad ondate. Per dieci minuti nessuno e poi improvvisamente il pienone. A volte mi trovai con tre cazzi nei rispettivi fori che attendevano. Purtroppo la bocca sempre una era.
    
    Non contai più a fine serata quante diverse cappelle, di tutte le forme e dimensioni, entrarono nella mia bocca.
    
    Devo dire, da gran goloso, che, nonostante le differenza in forma, dimensione ed odore, in quel gioco della pompa quello che contava, almeno per me, era il piacere di spremere e svuotare i coglioni di quei porcelli.
    
    La sborra che mi davano, spesso abbondante, aveva l’effetto di una sostanza psichedelica.
    
    Manteneva alta l’eccitazione, lasciava briglia sciolta alla fantasia, un senso di benessere e di euforia generalizzati. Ma come tutte le “Droghe”, l’effetto di assuefazione e di dipendenza facevano si che non ti saresti più alzato da lì. Quella volta capii che la sborra sarebbe stata sempre felice compagna delle mie ...
    ... porcate.
    
    Con un atto estremo di volontà mi alzai ed uscii da quella stanza. Mi mossi alla cieca per un po’ sfiorando pareti ed altri corpi. Avevo bisogno di respirare.
    
    Andai nella zona del porno shop.
    
    Gironzolai un po’.
    
    Ma poi la voglia prevalse.
    
    Rientrai in zona cabine. Girai un po’.
    
    Le cabine erano quasi tutte socchiuse. Affacciandoti vedevi direttamente il tizio seduto che si menava l’uccello.
    
    Ne trovai uno che mi garbava. Mi affacciai.
    
    Mi toccai il cazzo. Quello senza smettere di segarsi mi fece un cenno col capo di entrare. Mi inginocchiai e gli tirai un pompino da manuale. Ma non tenni conto che stando in quella posizione davo le spalle, ed il culo, al corridoio.
    
    Un “buontempone” mise le mani sotto e mi slaccio i pantaloni. Ero troppo infoiato, lasciai fare.
    
    Mi lascio a alla pecorina col culo nudo. Sentii la lingua cercar di penetrarmi, poi un dito, poi due.
    
    Ci siamo.
    
    Intanto non mollavo il cazzo in gola.
    
    Il porco da dietro poso la cappella sul buchetto e spinse. Non fece alcuna fatica. A quel punto la mia voglia di essere chiavato come una troia era al massimo.
    
    Avevo già visto scene simili in quei posti, avevo sempre desiderato accadesse anche a me. Ora che ne ero protagonista potevo constatare che era ancora meglio di come avessi immaginato.
    
    Saranno state le litrate di sborra ingoiate prima o la foia di avere due cazzi in corpo ma il godimento era alle stelle.
    
    Il porco del culo venne spruzzandoci sopra.
    
    Non rimase vuoto ...