Nel culo di anita… davanti al cornuto
Data: 17/08/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: pollicino, Fonte: Annunci69
... favore – di eseguire quei magnifici twerking che aveva fatto alla festa, ma… con il suo palo nel culo!
Anita, si voltò, gli regalò un sorriso da incorniciare, e poi gli disse:
- “Fai di me ciò che vuoi…”.
Prima, però, senza essere spronata da Pietro, diresse lo sguardo a Luciano e – con una smorfia di ulteriore disprezzo – spiegò:
- “Questo vuol dire scopare… Impara! Ma tanto, ormai, io mi sono trovata il mio stallone!”.
I due amanti erano ormai un solo corpo…
Lei prese allora in mano il suo randello e con sapiente maestria glielo fece rinvigorire al limite della venuta; dopodiché, lo incitò:
- “Dai, inculami, e avrai il tuo spettacolo, in prima fila!”.
Pietro non se fece ripetere, era troppo infoiato, troppo eccitato di essere stato il primo uomo ad entrare in quel buco per non desiderare di tornarci ancora… E mentre lei si allargò più che potè le sue belle chiappone, lui puntò la sua lancia proprio al centro. Entrò con molta più facilità di prima, percorrendole tutto il canale, fino in fondo.
A questo punto, il “gioco” passava nelle mani di lei: il suo culo aveva avvolto, direi fagocitato quel membro di tutto rispetto, e quelle natiche iniziarono lentamente, per poi accelerare progressivamente, a roteare nell’aria, un movimento che agli occhi del ragazzo era da impazzire.
Con o senza il cazzo dentro, aveva una capacità sorprendente di scaldare gli animi, ma ora il tutto avveniva con quel sederone “imbottito” a dovere.
Quanto durò? A Pietro ...
... parve un’eternità, oppure solo pochi minuti, ma quello che più contava era che lui le stava sborrando di nuovo nel culo… Ancora prima di aver avuto la possibilità di rilasciare il suo seme in vagina, lui – per ben due volte – le era venuto in quel fantasmagorico “lato b”.
Si guardarono ancora una volta faccia a faccia, e Pietro capì che quella ragazza che sulle prime non si voleva concedere a lui, ora era più che mai vogliosa di cazzo.
Senza proferir parola, Anita gli fece gli occhi dolci, si sollevò, e scese dalla sdraio mettendosi “a gattoni”.
Affrontò, per l’ennesima volta, quello che era stato il suo uomo, e gli ripeté:
- “Ora che hai imparato come si incula una vera femmina, guarda come si fa la pecorina, potrebbe esserti utile… anche se ne dubito…”.
Poi, sollevò le ginocchia davanti a Pietro, e – mentre lui era ancora steso sulla sdraio – tornò a fargli un pompino bellissimo, di quelli a cui lo aveva ormai abituato.
Infine, si mise spontaneamente a pecora, con quel culo meraviglioso, e offrendo a quell’uomo ingrifato la bella visuale della sua micetta, stretta per la posizione assunta, ma prontissima e soprattutto aperta il giusto, lo implorò:
- “Cosa aspetti?”, e muta gli fece cenno di raggiungerla.
Lui iniziò dando una veloce lappata alla fica calda e scivolosa di lei, già abbondantemente bagnata, per poi metterle subito dentro il cazzo, e “sedersi” quasi sopra il suo culone, con il cazzo perpendicolare ad esso.
Finalmente, poteva cominciare ...