1. Nel culo di anita… davanti al cornuto


    Data: 17/08/2023, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: pollicino, Fonte: Annunci69

    ... a trapanarla, sentendola ansimare forte e che desiderava sempre di più il suo grosso cazzo, soprattutto quella cappella che si stava gonfiando dentro di lei, dilatando progressivamente la sua sacca vaginale.
    
    Pietro sembrava inarrestabile, non si fermava mai, continuava a spingere, e – mentre lei si era inserita due dita nell’ano e rispondeva ai colpi muovendosi avanti e indietro – gli dava ogni tanto degli schiaffoni su quel sedere tanto agognato.
    
    Per darle ulteriore piacere, aveva anche cercato alla cieca il suo clitoride e aveva iniziato a sgrillettarlo energicamente.
    
    Era talmente su di giri che non ne poteva più, e infatti di lì a poco le annunciò:
    
    - “Sto godendo… non ne posso più… peccato che siamo senza preservativo… e interrompere per infilarlo mi sembrerebbe un delitto!”.
    
    Lei, allora, si voltò, e in preda alla più alta esaltazione, gli rispose:
    
    - “Vai… Non fermarti… Vienimi dentro… Il pericolo farà ancora più piacevole questo momento!”.
    
    Pietro sperava di sentirle dire queste cose… Si lasciò andare definitivamente, spinse più forte che mai, potenti colpi in profondità, e iniziò a gemere.
    
    La sborra iniziò a scorrere a fiumi dentro le sue viscere, e poi a tracimare sulle sue gambe magre, e non si arrestò che dopo una decina di minuti, tanta era la quantità di seme che Pietro le aveva “iniettato” in fica…
    
    Quando si staccarono l’uno dall’altra, gli occhi di lei erano ancora piedi di voglia di sesso. Pochi istanti, e le balenò un’idea maligna… Si ...
    ... alzò da terra con lo sperma che ancora le colava dalle grandi labbra, si avvicinò a pochi centimetri dal viso di Luciano e gli disse:
    
    - “Ricordi quando scopavamo, che era già tanto se mi prendevi a missionaria? Beh, sappi che nemmeno così sei mai riuscito a farmi godere! Ora, impara quest’altra lezione!”.
    
    E tornando da Pietro, si sdraiò nuovamente a terra – supina questa volta – spalancandogli davanti le cosce e la passerina, già perfettamente lubrificata dal seme di lui e dagli umori di lei.
    
    Cominciarono molto lentamente… Dopo ogni stantuffata, lui usciva per poi rimetterlo dentro fino a far sbattere la cappella contro l’utero di Anita, con lei che manifestava un profondo sospiro di piacere.
    
    Strinse i muscoli vaginali, rendendo di conseguenza molto più lenti e appaganti i movimenti di Pietro.
    
    Lui la guardò dritto negli occhi… Occhi che erano sempre più conquistati dal piacere…
    
    Allora, mentre continuava a penetrarla profondamente, si abbassò a baciarla, e a stringere delicatamente un capezzolo, e a succhiare l’altro.
    
    Rimasero qualche minuto così, poi lei aprì le gambe più che poteva, permettendogli di assestarle dei colpi ancora più profondi.
    
    Pietro si stese su di lei, e – con le mie mani a ghermire i suoi fianchi e ad accompagnare la cadenza della scopata – cominciò un’altra fase della cavalcata, fin troppo dura e spietata, veloce e potente.
    
    Il piacere di lui stava montando per l’ennesima volta, ma fu preceduto da Anita, che gli mormorò, col sorriso ...