Nel culo di anita… davanti al cornuto
Data: 17/08/2023,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: pollicino, Fonte: Annunci69
... prometti che non dici nulla…”, implorò lei nel tentativo di rabbonirlo, intuendo il suo desiderio non troppo nascosto.
- “Eh no, Anita, è troppo facile comprarmi così… Però…”, e lasciò cadere nel vuoto le sue intenzioni.
- “Però? Sei uno stronzo pure tu, ma farò quello che vuoi per salvare il mio rapporto con Luciano…”, disse lei, rimanendo febbrilmente in attesa della proposta del suo interlocutore.
- “Diciamo, allora, che io non dirò nulla a Luciano del tuo passato, ma tu dovrai fare per filo e per segno quello che ti dico”…
E le spiegò cosa avrebbe dovuto fare:
- “Dunque… Adesso tu andrai, senza perdere tempo di là… Vedi? E’ seduto a bordo piscina che ci sta aspettando… Cercherai di farlo andare su di giri, ti toglierai adagio il reggiseno, come se io non esistessi… A quel punto interverrò io… Il resto sarà una sorpresa anche per te!”.
Anita, sulle prime, rimase sconvolta: era sì una ragazza abbastanza disinibita, ma mostrare il seno sapendo che lui l’avrebbe osservata le sembrava troppo…
Poi, però, ponderata la situazione, e considerato che non aveva altre vie d’uscita, e che tutto sommato non gli aveva chiesto un granchè, si decise ad accettare quello che comunque era un autentico ricatto:
- “E va bene… Ma sappi che non ti guarderò più in faccia!”.
Detto ciò, senza attendere risposta e decisa a “togliersi il dente” prima possibile, gli voltò le spalle e si diresse verso la piscina, dove Luciano nel frattempo si era addormentato in ...
... bermuda.
Per svegliarlo gli disse:
- “Ehi, dormiglione, sei così stanco? Scommettiamo che ho io il modo di risvegliarti?”.
Luciano si risollevò sulla sedia, e fece per alzarsi, ma lei lo fermò:
- “No, stai fermo e guarda”.
Poi, riaccese lo stereo ed iniziò a scatenarsi in una danza così sensuale che lui venne preso subitaneamente dall’eccitazione.
Anita, si tolse le scarpe che aveva ai piedi, le gettò in acqua, e riprese quel balletto mettendo in movimento tutti quei muscoli che fecero dondolare il suo proverbiale culone. Luciano conosceva benissimo quelle sue capacità, ma lei aveva la dote di saperlo – ogni volta – prendere con qualche novità.
Così fece anche quella sera, tanto che il ragazzo finì per non capirci più niente: mentre lei ancora si esibiva, reclinò la testa all’indietro con le palle degli occhi che gli si erano rigirate.
E fu proprio in quegli istanti di “semi-incoscienza” dei due che Pietro uscì dall’ombra, alle spalle dell’amico, e richiamò l’attenzione di Anita (la quale istintivamente si coprì i piccoli seni):
- “Su, svelta, dammi una mano…”.
Lo sollevò di peso, e lo avvicinò al primo lampione che ebbe a tiro, e – porgendo una robusta corda alla ragazza – le disse:
- “E no stare così impalata, legalo!”.
Scossa finalmente dalla trance del ballo in cui era realmente precipitata, Anita cercò di ribellarsi:
- “Ma cosa vuoi fargli? Sei davvero fuori di testa? Se non la smetti, mi metto a urlare…”.
Pietro la guardò con uno sguardo ...