1. La prima volta


    Data: 17/08/2023, Categorie: Etero Autore: Em, Fonte: EroticiRacconti

    ... intensamente e iniziò a leccarli. Dopo averli leccati, li mise in bocca succhiando le dita tra le risate nevrotiche di Regina.
    
    Poi si distese e Regina si sdraiò sopra di lui e si baciarono lungamente. Emanuele si tolse scarpe, polo, jeans e slip; Regina si sedette, prese Emanuele per un braccio e se lo distese sulle gambe dandogli 4-5 leggerissime sculacciate e accarezzandogli il sedere. Da lì Emanuele poteva vedere i piedi di Regina e sentiva il ruvido delle calze sulla sua pancia e sul suo pene; gli ricordava quando la sua mamma lo metteva nella stessa posizione per fargli fare le punture o sculacciarlo.
    
    Poi Regina si tolse maglione, camicetta, minigonna e calze; rimanendo con un reggiseno bianco e una mutandina bianca all'antica, che copriva tutto il sedere. Emanuele le accarezzò i piedi e le bellissime gambe e le leccò i piedi che sapevano di aceto. Quindi Regina si alzò, aprì un cassetto, tirò fuori delle calze nere autoreggenti e se le infilò, aumentando l'eccitazione a Emanuele. Mentre si infilava le calze, Regina si piegò mettendo all'insù il sedere coperto dalle mutandine bianche, ed Emanuele le diede un paio di leggere ...
    ... sculacciate.
    
    Ritornò sopra Emanuele che era eccitatissimo e spingeva il suo membro sulle mutandine di Regina, la quale si allontanò all'indietro, mise la sua testa tra le gambe di Emanuele, si mise in bocca il suo membro e iniziò a succhiarlo, causandogli gemiti di eccitazione.
    
    Poi Regina si alzò e un po' timidamente e goffamente si tolse la mutandina, Emanuele andò verso di lei e mettendole la testa tra le gambe, iniziò a leccargliela tutta. Notò sul sedere di Regina un arrossamento e le chiese cosa fosse; Regina con imbarazzo e frustrazione rispose: "Eh, mia madre!!"
    
    Poi Emanuele si sdraiò e Rigina si mise intima sopra di lui, fischiò, gli fece l'occhiolino e gli disse: "Vai baby! Dai Manu, aprimela tutta!" Emanuele allora la penetrò e Regina sospirò. Rimasero così a lungo, mentre Regina, a sederino all'insù, tra le risate isteriche faceva dei leggeri grattini con le unghie sul braccio di Emanuele, bisbigliandogli frasi dolci nell'orecchio; gli diceva: "Amore mio, sei mio, ti amo". Emanuele sentiva il peso di Regina su di sé, sentiva il caldo attorno al suo membro.
    
    Intanto i piedi di Regina, avvolti nelle calze nere, si strusciavano su quelli di Emanuele. 
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